San Giuliano 20 anni dopo, le commemorazioni tra ricordi e rassegnazione

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SAN GIULIANO DI PUGLIA – Venti anni fa il sisma che causò il crollo della scuola Jovine e la morte di 27 bambini e un’insegnante.

Il programma delle commemorazioni

31 ottobre 2022, ore 11.32: una scossa di terremoto di magnitudo 5.3 della scala Richter colpiva una vasta zona al confine con Molise e Puglia.

Il giorno dopo, alle ore 16.09, un’altra forte scossa colpì l’area aggravando i danni causati dal primo importante evento sismico. Le località più vicine all’epicentro (individuato nei pressi dei Monti frentani a Colletorto) erano Santa Croce di Magliano, S. Giuliano di Puglia e Larino ma le scosse furono avvertite in tutte le Regioni circostanti e in un’ampia porzione dell’Italia centro-meridionale, dalle Marche alla Calabria.

Il terremoto causò Il crollo della scuola Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, un evento drammatico che segnerà per sempre la storia del Molise. Nel crollo rimasero intrappolati sotto le macerie 57 bambini, 8 insegnanti e 2 collaboratori scolastici. Morirono 27 bambini di appena 6 anni e un’insegnante. I feriti furono 100, gli sfollati 3000. Le immagini dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e dei genitori che scavavano a mani nude per estrarre i bambini dalle macerie fecero il giro del Mondo.

Un dramma che poteva essere ancor più devastante: gli alunni delle materne e delle medie si erano spostati in mattinata nell’asilo insieme ed erano in procinto di scendere alle elementari per festeggiare tutti insieme Hallowen.

In questi 20 anni tanto è stato detto e scritto sulla tragedia di San Giuliano. Le indagini giudiziarie, sfociate in un processo con diverse condanne definitive, stabilirono che il crollo era stato determinato da responsabilità umane. Sotto accusa, in particolare, la sopraelevazione dell’edificio scolastico. Tuttavia, al di là degli strascichi giudiziari, ancora oggi è incomprensibile il fatto che in un Paese a forte rischio sismico come l’Italia, con leggi e normative antisismiche in vigore da decenni, un edificio da poco inaugurato potesse crollare causando la morte di decine di bambini.

Ad oggi il Comune di San Giuliano Comune, nonostante i numerosi aiuti economici che giunsero nell’immediato, ha dichiarato dissesto. Dopo la condanna al pagamento per il risarcimento delle vittime, il Comune non è in grado di coprire le spese per i risarcimenti. A colpire è la rassegnazione dei genitori dei bambini che hanno ormai rinunciato anche a chiedere la giustizia penale per la morte dei loro figli.

Secondo l’indagine “True Numbers”, agenzia che ha raccolto i dati pubblici sui principali terremoti avvenuti in Italia, per il terremoto di San Giuliano di Puglia sono stati spesi 1,3 miliardi di euro. Ma la ricostruzione, a 20 anni di distanza, non è ancora completata. Basta fare una passeggiata a San Giuliano per comprendere quanto la gestione dei fondi sia stata poco oculata. Il processo di ricostruzione è fermo al 70% e, in occasione del ventennale della tragedia, i cittadini molisani tornano sulla presunta cattiva gestione della quantità di fondi arrivati, che sarebbero stati usati solo in minima parte per le zone del cratere, mentre il resto sarebbe servito per altri progetti, alcuni dei quali ben poco attinenti all’emergenza.

Oggi, a 20 anni di distanza, prendono il via le commemorazioni. La “Giornata della Memoria” prevista per il 31 ottobre sarà preceduta da due giorni di eventi.

Alle ore 9.00, presso il Centro Polifunzionale di Telos Edizioni si volgerà la giornata dedicata ai bambini mentre domani, 30 ottobre, alle 17.00 si terrà il premio letterario “Le fiabe dedicate agli angeli di San Giuliano” seguito dalla presentazione del Podcast film documentario di Pino Ciciola.

Il 31 ottobre le commemorazioni prenderanno il via dal cimitero dove c’è la cappella degli angeli. Qui, come negli anni precedenti, alle 11.32 saranno fatti risuonare 28 rintocchi di campana, ognuno dei quali accompagnato dal nome della vittima.

A seguire è prevista la deposizione di una corona di fiori nel Parco della memoria, con l’inizio della veglia che conclude il giorno del ricordo.

Le celebrazioni si concluderanno il 1° novembre con la messa solenne, alle ore 11.00 nella Chiesa Madre di San Giuliano.,

Saranno presenti Fabrizio Curcio, capo attuale della Protezione Civile, e Guido Bertolaso, al vertice del Dipartimento di Protezione Civile nel 2002. È prevista anche la presenza dei parlamentari Costanzo Della Porta, Elisabetta Lancellotta, Lorenzo Cesa e Claudio Lotito.

Il sindaco Giuseppe Ferrante ha inoltre invitato il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e tutti i nuovi Ministri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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