
CAMPOBASSO – Il “lucchetto” messo alle strutture private sanitarie dalla Regione per le prestazioni ambulatoriali specialistiche e ospedaliere riferite ai mesi di novembre e dicembre stanno creando una vera e propria tempesta politica e sociale.
Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina annuncia la richiesta di un incontro istituzionale in Prefettura.
“Al netto di ogni considerazione politico-amministrativa e imprenditorie, ognuno faccia però la sua parte per trovare una soluzione e garantire il diritto alla salute dei molisani.”
“La vicenda, in verità non nuova in sé ma nuova per la sua forza comunicativa, – ha dichiarato Gravina – sta gettando nel panico centinaia di cittadini/pazienti. Come per il passato, pur consapevoli delle difficoltà enormi che entrambe le parti hanno, sarebbe auspicabile in primis sbloccare il residuo budget non contestato ovvero quello da contratto e poi avviare una discussione seria tra le parti passando inevitabilmente per i tavoli romani.
Firmare i contratti, quindi, accettando con riserva il budget in modo che la regione possa erogare il budget di spesa previsto, garantendo risorse ai privati accreditati per pagare personale e fornitori e quindi garantire le cure ai pazienti vecchi e nuovi.
La vicenda, tuttavia, – ha aggiunto il sindaco di Campobasso – non può non essere affrontata e risolta attraverso il Ministero della salute e del Mef, d’intesa con la conferenza Stato-regioni, perché al di là del dibattito pubblico/privato, la salute e il diritto alle cure, non possono essere oggetto di scontro.
Per questo, – ha annunciato in conclusione Gravina – chiederò un incontro istituzionale in Prefettura, che sappiamo essere già al lavoro sul tema, affinché si affronti presto la questione, restituendo serenità ai tanti cittadini spaventati da questa situazione.”
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