Inquinamento Piana di Venafro, la Procura di Isernia chiude l’indagine: alcune aree risultano contaminate da sostanze pericolose 

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ISERNIA – Il procuratore Carlo Fucci, insieme al Colonnello dei Carabinieri Vincenzo Maresca, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati di un’indagine durata 4 anni.

Questa mattina, venerdì 9 dicembre, il procuratore della Repubblica di Isernia Carlo Fucci, insieme al Colonnello Vincenzo Maresca dei Carabinieri, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati di un’indagine durata 4 anni. Dall’indagine è emerso che alcune aree della Piana di Venafro risultano contaminate da sostanze pericolose come il cadmio. Un lavoro complesso a cui hanno lavorato sostituti procuratori, i Carabinieri della Compagnia di Venafro, i Carabinieri forestali e i Carabinieri del Noe di Campobasso. Il dossier, con tutti dati, è stato inviato al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, al presidente della Regione Donato Toma, al direttore dell’Arpam e ai Sindaci di Venafro, Pozzilli e Sesto Campano.

Al temine della conferenza stampa abbiamo raccolto le dichiarazioni del procuratore Carlo Fucci:

“Abbiamo rappresentato in questa conferenza stampa – ha affermato il procuratore Carlo Fucci – quattro anni di attività d’indagine svolta insieme ai miei sostituti, ai Carabinieri Isernia, ai i Carabinieri della Compagnia di Venafro, ai Carabinieri forestali e ai Carabinieri del Noe di Campobasso. Indagini che hanno portato ad accertare molte criticità sul territorio della Piana di Venafro. Criticità che evidenziano inquinamento di determinate aree anche con sostanze pericolose tipo il cadmino, ma anche altre. Abbiamo controllato un po’ tutte le attività produttive pericolose, rilevando criticità sul sistema di controllo e autocontrollo della attività più pericolose. Tutto ciò – ha continuato – ha portato all’esercizio dell’azione penale in alcuni casi. In altri casi abbiamo rilevato illeciti amministrativi per violazione dell’Aia, delle autorizzazioni regionali che a mio avviso andrebbero riviste. Tutti i dati sono stati trasmessi al ministro dell’Ambiente, al presidente della Regione Molise e al direttore dell’Arpam. Abbiamo notiziato a riguardo anche i Sindaci di Venafro, Pozzilli e Sesto Campano. La palla passa adesso alla politica e alle altre istituzioni competenti per proseguire nella verifica dell’eventuale persistenza o allargamento dell’inquinamento in questa vasta area. Ora bisogna verificare – ha concluso – se i livelli attuali sono ancora oltre le soglie e se sono pericolosi per la salute pubblica, procedere se necessario alle operazioni di bonifica e all’implementazione del registro tumori che è indietro rispetto ai tempi, in modo che possa dare dei risultati più utili”.

C.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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