CAMPOBASSO – Le dimissioni di Cotugno dalla Giunta regionale, motivazioni e perchè, al centro di una conferenza stampa tenutasi stamane a palazzo Vitale alla presenza ovviamente dell’assessore al turismo e del Governatore Toma.
Niente di nuovo in pasto alla stampa se non quelle stesse considerazioni e giudizi dettati nelle ore passate da Cotugno “L’ ho fatto per senso di responsabilità verso i cittadini molisani. Le dimissioni non sono nè facili nè semplici, sono passi meditati e sofferti necessari qui per rompere l’impasse in Prima Commissione dove l’assenza di Cefaratti di Orgoglio Molise da me delegato li e appartenente a Orgoglio Molise ha fermato atti amministrativi legati a problematiche e all’esercizio provvisorio che non possono restare fermi.”
“Avrei preferito – aggiunge Cotugno – che assumesse atteggiamento autonomo in Commissione votando e non disertando la stessa. L’ho invitato a tanto ma non ho avuto risposta. A questo punto ho dovuto rassegnare le dimissioni da assessore, che non mi sono state chieste da Toma, e da consigliere tornare il 27 dicembre nella 1 ^ Commissione dove ero prima di diventare assessore. Voglio precisare che non ho dato alcun giudizio di irresponsabilità a Cefaratti, gli ho solo chiesto di partecipare alle convocazione dell’organo consiliare. ho la coscienza serena non mi sento in colpa di niente. Allontanarmi dalla Giunta è’ un atto doveroso perchè abbiamo mille impegni da rispettare verso i cittadini e senza esercizio provvisorio si bloccherebbe tutto. Dico solo che questi meccanismi politici messi in piedi non certamente apprezzabili.”
Con il passaggio da assessore a consigliere, solo per qualche giorno o settimana, le deleghe di Cotugno passeranno al presidente Toma che ha comunque dichiarato che lo stesso assessore continuerà a lavorare sulle dinamiche e competenze del settore fin’ora in capo al venafrano, sottolineando anche le stranezze di questa politica di maggioranza che va in onda di tanto in tanto in Consiglio regionale a volte radicata sui personalismi e lotte intestine su piccoli gruppi. La stampa presente gli lancia qualche palla di fuoco e andando oltre le righe accenna alla poca sintonia politica o nulla che c’è nel gruppo di Patriciello e quindi tra Cotugno e lo stesso europarlamentare attribuendo quanto accade a tanto ” Non lo so – risponde Toma – non lasceremo la barca fino a quando non arriva all’altra sponda. Apprezzo il senso grande di responsabilità di Cotugno e continueremo nel programma portato avanti sino ad ora”
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