
CAMPOBASSO – Sanità pubblica e privata, i prossimi giorni saranno importanti se non decisivi per le sorti di un settore che sta vivendo un momento di crisi terribile e insostenibile.
Domani in Prefettura su sollecitazione dei vertici del Gemelli Molise si ritroveranno ques’ultimi faccia a faccia con il Governatore Toma e i sindacati. Un nodo indurito, un vero cappio deve essere sciolto alla gola dei tetti di spesa ed extrabudget passati e presenti per le strutture ospedaliere e centri medici specialistici accreditati. Come verranno pagate in quale misura e in che tempi le prestazioni già erogate ai cittadini molisani in passato e già rendicontate, quali saranno i vincoli per il futuro (100 milioni per tutto ?) soprattutto per i pazienti extraregionali e con le Regioni di appartenenza di quest’ultimi, come dovrà essere regolato l’accesso ad alcune sedute salvavita come la radioterapia etc.
Una serie di domande e di risposte di cui ne abbiamo esposte solo alcune le più elementari, urgenti necessarie per garantire quel diritto costituzionale inderogabile a curasi e a ricevere l’assistenza dovuta laddove esistono i mezzi e i luoghi per farlo. E su tanto si è mossa anche la politica regionale. Una delegazione trasversale, centrodestra e opposizione del Consiglio regionale, ha chiesto di essere ricevuta dai Ministri della salute e delle Finanze per mediare sulla ricomposizione soprattutto del dialogo e del rapporto pubblico – privato sulle basi delle risorse che arrivano dal Fondo sanitario nazionale e sulla rimodulazione di un sistema che tenga presente delle eccellenze sanitarie in regione in grado di garantire il diritto alla salute verso cui è necessario rivolgere, in perfetta sintonia, norme e provvedimenti che salvaguardino quell’auspicata offerta che deve correre sul binario di un perfetto equilibrio economico con contratti assonanti a tali prerogative.
il direttore
© RIPRODUZIONE RISERVATA