
TERMOLI – L’incontro convocato a Roma, al Ministero dell’impresa e del Made in Italy, apre uno spiraglio per i 126 lavoratori della Vibac a rischio licenziamento.
All’incontro hanno partecipato il senatore Costanzo Della Porta, il sindaco di Termoli Francesco Roberti, il presidente del Cosib Roberto Di Pardo e l’assessore regionale Quintino Pallante in rappresentanza della Regione Molise. In rappresentanza del ministero c’era la sottosegretaria Fausta Bergamotto. La vertenza Vibac sarà affrontata in sede regionale, in sinergia con il ministero e, nell’occasione l’azienda sarà chiamata a presentare un piano industriale sul futuro dello stabilimento. Un rilancio che potrebbe passare attraverso le opportunità legate ai fondi di Zes, Pnrr o di contributi per contenere il caro energia. L’obiettivo è quello di scongiurare i 126 licenziamenti collettivi annunciati un mese fa.
Il pressing della politica locale, regionale e nazionale mira ad evitare che l’azienda sita nel nucleo industriale di Termoli decida di delocalizzare le proprie fasi produttive all’estero per contenere i costi. Una pratica molto diffusa che punta al risparmio sui costi di produzione e all’aumento della propria competitività sul mercato, così come al ricorso a manodopera più economica o alla possibilità di attingere a una migliore ricerca. Sono anni che la Vertenza Vibac si trascina nel tempo tra alti e bassi e, come accade troppo spesso, a pagare il conto più salato sono sempre i lavoratori.
C.C.
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