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CAMPOBASSO – Tutti riconfermati o quasi i sindaci dei 14 Comuni candidatisi a guidare i Municipi dei loro paesi.
I tre nuovi, per cosi dire sono a Belmonte del Sannio dove il sindaco eletto Errico Borrelli ha guidato l’Amministrazione locale negli anni passati e quindi nuovo non è, Antonio Tomei a Guglionesi che prende il posto di Mario Bellotti non ricandidatosi, ed ecco la bella novità: Oratino.
Qui ha vinto in una battaglia elettorale molto accesa e composta, che così deve essere, conclusasi tra il primo e terzo posto con uno scarto di cento voti, una donna, Loredana Latessa, con una lista quasi tutta rosa: 8 donne e tre uomini. Un evento per una “piccola” politica di una piccola comunità di circa 1.700 abitanti che abita uno dei borghi più belli d’Italia dove il confronto è sempre acceso e costruttivo e la dialettica sociale è puntualmente rinforzata e aperta a nuove idee e proposte che si traducono in iniziative e progetti molto apprezzati.
Una novità, un bell’esempio per la cosiddetta politica più “grande”, quella tradotta al maschile che riesce ad accaparrarsi tutto ovunque con candidature e scelte di posizione negli enti locali e quant’altro promettendo qui e altrove spazi sempre più aperti ma di fatto rimane ostinatamente chiusa. Seguiremo con piacere e interesse questo nuovo corso politico e amministrativo a Oratino sperando che sia più declinato sul secondo motivo che sul primo, augurandoci che la sensibilità, la forza della mediazione e la caparbietà al femminile non solo della sindaca ma anche delle sue assessore possano essere un vantaggio nella guida di una Comunità.
Stesse aspettative ci addossiamo per le rielette sindache Simona Valente a Campochiaro e Carla Caranci a Castelpizzuto. Gli 11 uscenti sindaci dichiarano sull’onda dell’entusiasmo della rielezione di voler continuare e portare a termine i programmi e i progetti intrapresi, plaudiamo questa volontà, ci auguriamo, tuttavia, di vedere più fatti e un’interlocuzione e una forza contrattuale più decisa e puntuale con le autorità sovrapposte: Province e Regione.
Il direttore
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