ISERNIA – “Arte pentra dimenticata e ritrovata”, al via la mostra artistica dedicata a numerosi artisti del novecento

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ISERNIA – “Arte pentra dimenticata e ritrovata”, al via la mostra artistica dedicata a numerosi artisti del novecento nello Spazio Arte Petrecca, in Corso Marcelli 180, dal 16 al 30 giugno.

Restituire degna memoria ad alcuni artisti novecenteschi di area pentra che negli ultimi decenni sono stati ingiustamente dimenticati o mai celebrati, a dispetto della qualità della loro opera. È questo lo scopo della retrospettiva Arte Pentra-Dimenticata e Ritrovata, organizzata dal giornalista Donato Giannini da un’idea di Alessandro Testa (Università di Praga), e curata dallo stesso Testa e dallo storico dell’arte Tommaso Evangelista (Università Mercatorum).

Sono numerosi gli artisti che verranno ricordati, grazie alle loro opere, all’interno della mostra. Più precisamente si tratta di Carmine Cecola, Raffaele Formichelli, Erennio La Posta, Charles Moulin, Giuseppe Succi, e Umberto Taccola, artisti vissuti in area pentra ma caratterizzati da uno stile e da tecniche totalmente differenti. Sono 54 le opere che verranno esposte nello Spazio Arte Petrecca, tra le quali saranno presenti sculture, grafiche e pitture. La totalità dei lavori proviene da collezioni private, quindi poco noti al grande pubblico.

Per l’inaugurazione, che avrà luogo venerdì 16 giugno alle ore 17:00, sarà presentato un catalogo dall’omonimo titolo: una pubblicazione di 108 pagine con testi critici e note biografiche degli artisti redatti da Tommaso Evangelista e Alessandro Testa, fotografie delle opere in alta definizione, interventi del sindaco di Isernia Piero Castrataro e del proprietario dello spazio espositivo, Gennaro Petrecca, oltre a un testo del compianto Giambattista Faralli su Giuseppe Succi, nonché la ristampa anastatica dell’unico catalogo a oggi esistente dedicato a Charles Moulin.

Riguardo l’organizzazione e l’importanza culturale della mostra in questione, si è espresso l’organizzatore e giornalista Donato Giannini, il quale dichiara come “si tratta di un lavoro minuzioso di recupero portato avanti con dovizia dai due curatori. Da più di un anno i responsabili hanno lavorato alacremente per la riuscita di un evento culturale che riporterà alla luce capolavori “dimenticati” e “ritrovati”. Sarà l’occasione per omaggiare Carmine Cecola nell’anno del centenario dalla nascita, mostrare ai visitatori il famoso autoritratto di Charles Moulin che nell’immaginario collettivo balza subito alla mente quando si cita il pittore francese, eremita per parte della sua vita a Castelnuovo a Volturno. Di quest’ultimo si attesta – continua Giannini – che l’ultima e unica retrospettiva è datata 1969, a cura di Sabino D’Acunto. Non meno significative le sculture di Raffaele Formichelli, che con la sua maestria ha decorato numerosi palazzi di Isernia e provincia. Le incantevoli tavole di Umberto Taccola, il quale con i suoi disegni ha dipinto scorci affascinanti dei paesi del Molise che raccontano di un mondo sospeso, o le straordinarie incisioni di Erennio La Posta, cariche di echi espressionistici. Per ultimo i soggetti di Giuseppe Succi, che nascondono le sue sofferenze e tensioni in uno stile estremamente personale. Per questi motivi e per la bellezza dei quadri e delle sculture esposte – conclude Giannini – si potrà rivivere un secolo di storia dell’arte pentra che merita di essere rivalorizzata”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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