CAMPOBASSO – La regione presenta un parco circolante quasi totalmente a gasolio e particolarmente agée sia nell’ambito del trasporto persone sia nel settore trasporto merci. Si riscontrano valori sotto la media nazionale per gli autobus Euro 0.
Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Molise nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
L’analisi vede il Molise sul primo gradino del podio nazionale per le nuove immatricolazioni di autobus (+410%), mentre le nuove targhe nel trasporto merci calano di oltre il 48%. Inoltre, si riscontra un aumento, seppur timido, delle categorie meno inquinanti.
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.
In Molise il differenziale è più consistente rispetto al valore nazionale. La regione, infatti¸ immatricola 108 nuove targhe, sfiorando così il -38% (66 in meno rispetto al 2021). Anche nelle due Province si registrano dati in negativo che seguono la scia regionale: nello specifico, Campobasso mostra un calo del 29,5% (67 nuove targhe contro le 95 dell’anno precedente), mentre Isernia registra i valori più bassi della regione con una discesa che supera i 48 punti percentuali (solo 41 nuove unità contro le 79 del 2021).
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.
Uno scenario contrastante si presenta, invece, in Molise che conquista il podio nazionale per le nuove immatricolazioni (+410%). Le due Province, però, registrano dati in contrapposizione: il territorio di Campobasso fa un balzo in avanti che non passa inosservato e immatricola ben 50 nuovi mezzi segnando un picco in positivo del 900% (nel 2021 le nuove targhe erano soltanto 5); Isernia, invece, scende in picchiata e immatricola un solo nuovo mezzo (-80%) rispetto ai 5 dell’anno precedente.
Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). In Molise il panorama delle alimentazioni alternative resta invariato: l’elettrico è di fatto inesistente e l’ibrido tocca lo 0,3%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 94,2% del totale. Le differenze che si registrano tra le due Province sono minime.
Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus a livello nazionale è stabile rispetto al 2021, sebbene ci sia qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). In Molise la situazione presenta dati pressoché identici a quella mostrata nel trasporto merci: l’alimentazione elettrica e quella ibrida sono inesistenti. Il gasolio mantiene una quota quasi totalitaria e pari al 98%, seguito dal metano (1,7%) e della benzina (0,2%). Nella Provincia di Campobasso ben il 99,2% degli autobus è alimentato a gasolio, mentre a Isernia si supera il 99%.
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.
La situazione è più delicata in Molise dove gli Euro 0 non scendono ancora sotto il 18,2% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 toccano il 39%. Le classi meno inquinanti (Euro 5 e 6) aumentano di 2 punti percentuali e raggiungono quasi il 24%.
A livello provinciale, le differenze sono minime: sugli Euro 0, un po’ meglio Isernia (16,9%) rispetto a Campobasso dove quasi un mezzo su cinque è inquinante.
In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.
Situazione controversa, rispetto alla media nazionale, in Molise: qui, gli Euro 0 scendono di oltre un punto percentuale rispetto al 2021 e nel 2022 sono solo il 7,9%, mentre gli Euro 5 ed Euro 6 ne guadagnano 2,6 e raggiungono il 26%. Per quanto concerne il panorama provinciale, i mezzi Euro 0, 1 e 2 sono il 37,4% nella Provincia di Campobasso, mentre a Isernia toccano il 38,2%. Sul versante Euro 5 e 6, invece, nel campobassano registrano il 27,4% e nel territorio isernino il 21,8%.
Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).
In Molise, invece, la fascia d’età più diffusa rimane quella dei 15-20 anni (22,4%) e i mezzi oltre i 20 anni, complessivamente, si attestano al 40,6%. Le percentuali si abbassano considerando le categorie più giovani: quasi il 21% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo l’1,5% non supera l’anno di età. Aumentano di quasi un punto percentuale i mezzi oltre i 40 che toccano una quota pari al 6,2%. Le Provincie di Campobasso e Isernia hanno valori differenziali minimi rispetto ai dati riscontrati in regione.
La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%).
La differenza aumenta in Molise, dove la fascia di oltre 20 anni sale di oltre 2 punti percentuali e mezzo e raggiunge il 42,3% (di cui il 35,4% ricopre la fascia 20-30, la più diffusa in regione). Aumentano, seppur timidamente, anche gli autobus con al massimo 5 anni e superano il 9% (nel 2021 erano 6,6%). Poche differenze tra le due province, con la Provincia di Campobasso che, per quanto riguarda i mezzi dai vent’anni in su, raggiunge una percentuale del 42% e Isernia supera il 43%. Nel territorio campobassano i mezzi entro i 5 anni superano il 10%.
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