La rassegna di musica popolare dell’Italia del Sud raggiunge Campitello Matese con le ‘Transumanze sonore’

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SAN  MASSIMO – ‘Transumanze sonore’ è la rassegna di musica tradizionale che offre un viaggio attraverso l’arte e la musica popolare del Sud Italia.

Da anni è tornata a far parlare di sé la musica tradizionale – la musica contadina legata a doppio filo agli strumenti e alle danze popolari – rivelatrice di quella identità che accomuna sotto il segno dell’appartenenza alla stessa terra e che è espressione di una diffusione orale tramandata da padre in figlio: canti eseguiti durante il lavoro nei campi, alle feste oppure alle serenate, canti e musiche che facevano da sottofondo a tutti quegli avvenimenti che scandivano la quotidianità e la vita semplice di un tempo. Sì tratta di sonorità dal sapore antico che ancora oggi riescono a fare breccia nell’animo della gente perché simbolo di una musica liberatoria che accorcia le distanze e restituisce la spensieratezza, desiderio indiscusso a cui aspira la moderna società catturata com’è nel vortice dello stile di vita frenetico che impone ritmi pressanti e caotici.

Il progetto, curato da Amedeo Veneruso e patrocinato dal comune di San Massimo, offre cinque giorni –  dal 9 al 13 agosto – di coinvolgimento totale nella musica e nell’arte popolare del Sud Italia, offrendo due appuntamenti giornalieri: uno riguardante il laboratorio pratico e l’altro l’evento musicale.

Il curatore dell’evento, Amedeo Veneruso sottolinea che “la scelta dei partecipanti è stata da me attentamente valutata, infatti ho scelto esclusivamente quelle formazioni che – all’interno del panorama della musica popolare – ripropongono uno stile non troppo difforme da quello tradizionale. Non è stato facile, vista la mistificazione alla quale assistiamo da decenni, grazie alle quali la musica tradizionale viene troppo spesso riproposta soltanto tenendo conto delle esigenze dello show business.”

Attraverso il comunicato, gli organizzatori dell’evento assicurano che “il pubblico avrà la possibilità di acquisire tecniche di danza come Tammurriata, Pizzica, Tarantelle del Gargano, e tecniche di utilizzo degli strumenti popolari come quello dei Tamburi a Cornice quali Tammorre e Tamburelli.”

Un viaggio tra le sonorità del Sud che vedrà riconoscersi il merito di restituire vigore e allegria a tutti coloro che sapranno approfittarne rendendosi parti attive di un evento che, indubbiamente, può essere inteso come progetto divulgatore di una cultura e una tradizione mai dimenticate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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