
CAMPOBASSO – Sull’uccisione dell’orsa Amarena all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio Molise interviene il presidente dell’Associazione Culturale e solidarietà Aldo Di Giacomo.
“L’uccisione dell’orsa Amarena all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo – sottolinea Di Giacomo – che ha
provocato profondo sdegno nell’intera comunità molisana che l’ha sentita come appartenente alla propria famiglia non è solo un fatto gravissimo che richiede immediate reazioni, ma non può e non deve ridursi alle solite prese di posizione”.
Aldo Di Giacomo sollecita poi un piano di iniziative a salvaguardia della fauna del Parco non solo perché il fatto non si ripeta mai più ma per tutelare tutte le specie di animali che costituiscono la ricchezza del Parco.
“L’atteggiamento politico-istituzionale non è in alcun modo giustificabile come anche per il Ministro all’Ambiente Pichetto che annuncia un generico impegno a difesa dei cuccioli. Francamente l’annuncio del Presidente
Marsilio che la Regione è pronta a costituirsi parte civile – aggiunge – è più un modo per fare propaganda che un esempio concreto di cosa è possibile fare. Ci sono strumenti normativi e risorse finanziarie per attuare realmente la protezione degli animali e delle risorse naturalistiche del Parco. Questo è quello chiedono i molisani rifiutando processi sommari, l’individuazione di un capo espiatorio, lacrime di coccodrillo e commenti di circostanza. “
© RIPRODUZIONE RISERVATA