ISERNIA – Continua l’ascesa dei Coontrasto: la Tribute Band molisana approda ad Ascoli Piceno e conquista la piazza.
Quando il sogno diventa un’idea e l’idea si trasforma in un progetto. Attraverso retaggi musicali che ne hanno segnato l’infanzia, i fratelli Christopher e Graziano Margiotta hanno curato la passione per la musica sin da bambini. Alimentare una passione che può magari derivare da episodi di vita vissuta (è noto che Red Canzian, chitarrista dei Pooh, sia padrino di battesimo del fratello più giovane, Graziano) non può affatto ritenersi sufficiente perché si possa costruire un progetto serio e valido che riesca a catturare l’attenzione di tanta gente, da chi è rimasto ammiratore convinto del gruppo bolognese e che quindi potrebbe apparire di parte, a chi ne apprezza le qualità musicali ed artistiche perché sancite da quello speciale talento indiscusso che ad ogni concerto sposta sempre più in alto l’asticella tendendo a sfiorare il punto massimo della qualità assoluta.
La Tribute Band dei Coontrasto nasce da un’idea dei fratelli Margiotta che dalle pedane on the road – sulle quali, ragazzini, avevano iniziato a far conoscere il loro valore e le loro capacità attraverso un repertorio di musica rock internazionale – son passati a calcare i palchi dei grandi concerti.
La storia dei Coontrasto inizia ben sette anni fa, quando il gruppo ebbe l’opportunità di proporre il suo progetto aprendo il concerto di Marcella Bella tenutosi nell’imponente cornice dell’Auditorium di Isernia. La band composta dal tastierista Gabriele Di Paolo, dal batterista e polistrumentista Silvio Fiorelli (nuovo componente che ha avuto modo di dimostrare in ogni concerto la sua bravura indubbia), il tastierista Christopher Margiotta, il chitarrista Graziano Margiotta e il bassista Mike Ross, è seguita dall’Agenzia ‘Top music’ e prodotta da ‘Music & Lights’. La Official Tribute Band molisana è ben al di là delle aspettative, essendo in grado non solo di promuovere la musica del gruppo bolognese ma di persuadere sulle sue capacità il più convinto sostenitore di Facchinetti e company: il popolo dei Pooh canta, si dimena e urla quando Graziano Margiotta fa inerpicare su per le corde della chitarra quegli assoli da maestro che sono espressione pura della padronanza e della conoscenza dell’arte chitarristica.
Storia di oggi è il successo clamoroso che il gruppo sta riscontrando non solo nella sua regione d’origine, il Molise, ma anche al di là dei confini locali. Da ultimo il concerto tenuto in territorio marchigiano dove l’entusiasmo del pubblico di Ascoli Piceno ha accolto con calore il gruppo appartenente all’antico Sannio.
Il tour che si è svolto quest’anno e che ha toccato tantissime piazze non solo molisane ma anche campane e laziali ha trasmesso fortissime emozioni di pubblico, di accoglienza, di clamore tanto da strappare alla band la promessa di ritornare al più presto a diffondere la loro passione e la loro maestria.
Il racconto che i Coontrasto propongono è quello che abbraccia il repertorio dei Pooh, la storica band petroniana nata verso la fine degli anni ’60 e che ha conquistato un posto d’onore durante quello che è stato un periodo storico importante nel panorama della musica italiana, riuscendo a vendere più di cento milioni di dischi – un record che si può considerare assoluto per un complesso italiano – e che ebbe a distinguersi per gli elementi di avanguardia adottati, sia per quanto riguardava gli impianti audio, sia per ciò che concerneva il complesso scenografico e le luci. Un racconto lungo cinquant’anni che la band molisana sta portando avanti in maniera strepitosa rendendo di certo onore agli originali i quali hanno deciso, nella persona di Red Canzian, di pubblicizzare la band nostrana attraverso un video promozionale che ne esalta le qualità e l’intraprendenza.
Il successo della Tribut Band molisana sta tracciando un percorso di rilievo che condurrà senz’altro i giovani musicisti verso nuove e maggiori scoperte, addirittura anche oltre confine: secondo alcune indiscrezioni pare che i Coontrasto siano stati invitati a portare il loro talento in Svizzera e negli Stati Uniti. Un bellissimo risultato che insegna quanto passione, volontà e lavoro certosino siano le parole chiave atte a generare le condizioni essenziali per poter realizzare i propri sogni. Un successo meritato che inorgoglisce i molisani e che si può condensare parafrasando l’espressione di vittoria enunciata dalla campionessa di judo Maria Centracchio quando ha conquistato il podio delle Olimpiadi: il Molise esiste e suona forte!
Federica Passarelli
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