TERMOLI – Si è chiuso il cerchio su una rapina con successiva tentata estorsione. Arrestato un 21enne in esecuzione di un’ordinanza di applicazione misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dall’Autorità Giudiziaria.
I militari della locale Stazione Carabinieri di Termoli sotto la costante e attenta direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, dopo accurate indagini, hanno arrestato, come si legge in un comunicato della Legione Carabinieri Abruzzo Molise Comando provinciale di Campobasso, un 21enne residente in provincia di Campobasso, già titolare di precedenti penali e di polizia, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa dalla competente Autorità Giudiziaria, che aveva condiviso gli esiti dell’attività d’indagine svolta dai militari. Sullo stesso pende l’accusa di concorso in rapina e tentata estorsione.
“L’odierno arresto conclude, di fatto, una specifica attività che aveva già permesso, in
relazione ai medesimi fatti, di identificare e deferire in stato di libertà i 4 autori dei reati
per cui si procede, tra cui rientrava anche il predetto giovane.
Le indagini, avviate sulla base di una denuncia sporta dalla persona offesa, avevano
permesso di acclarare che la sera del 4 u.s. l’odierno arrestato, unitamente a 3 complici,
aveva accerchiato la vittima appropriandosi delle chiavi del suo ciclomotore e, una volta appropriatosi del mezzo, aveva contattato la stessa chiedendo la somma di 800 euro per restituirle il veicolo, ma tale attività estorsiva (c.d. “cavallo di ritorno”) non era poi andata a buon fine.
Pertanto il 22 c.m. il competente Giudice per le Indagini Preliminari, accogliendo la
richiesta da parte del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Larino (CB)
titolare del fascicolo, ha emesso a carico del 21enne un’ordinanza di applicazione di
misura cautelare personale.
Pertanto il giovane, previo rintraccio e notifica del citato provvedimento esecutivo,
veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la sua abitazione di residenza per
ivi permanere, in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità giudiziaria”.
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