VENAFRO – In occasione della prima edizione del ‘Festival d’Autunno’ si svolgerà il convegno che si occuperà dell’importanza dei paesaggi rurali come risorsa per il territorio.
Venafro, città dalle trentatré chiese ma anche territorio che riesce ad imprimere la sua storia e la sua bellezza attraverso il cuore pulsante della natura che imperversa tra gli alberi secolari del Parco Regionale dell’Olivo. Inserito nel 2018 nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici con decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, il Parco restituisce quell’idea di identità dalla quale non si può prescindere e sulla quale il convegno organizzato in seno alla manifestazione del ‘Festival d’Autunno’ intenderà costruire il suo programma per estendere la conoscenza e l’importanza insita nei paesaggi rurali, intesi come potenziale in grado di risollevare le sorti di un luogo, diffondendo una cultura nuova che possa ergersi come modello da rispettare affinché possa determinarsi un miglioramento della qualità della vita.
Sabato 4 novembre alle ore 17:00 in Piazza Porta Nuova si alterneranno gli interventi del Presidente del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, Emilio Pesino, dell’Agronomo Ferdinando Alterio, esperto in Olivicoltura storica mediterranea e appassionato cultore dell’arte che ruota attorno alla bellezza degli alberi, Ernesto Migliori, Agrotecnico Regionale Lazio e Cesareo Troia, Vice Presidente nazionale Città dell’Olio oltre che Assessore alle radici del Comune di Andria.
Il convegno, moderato dal professore Antonio Sorbo, proporrà discussioni che metteranno in luce quanto sia essenziale difendere il patrimonio legato all’ambiente, una necessità questa che proprio negli ultimi mesi è tornata alla ribalta, sancendo il valore dell’attenzione e dell’urgenza, in occasione del progetto presentato dall’Enel e che ha posto sotto i riflettori l’habitat che risiede attorno al lago di Castel San Vincenzo, minacciato da lavori che comprometterebbero l’ecosistema dell’intero Parco. Perché si possano proteggere le future generazioni e per la indispensabile rigenerazione del territorio, il tema della tutela del paesaggio – diritto riconosciuto anche dalla Carta Costituzionale – andrebbe esteso oltremisura perché è l’elemento chiave da cui partire per poter garantire un uso consapevole del territorio e il suo sviluppo sostenibile.
Ciò che conta è, a dirla con le parole di Pier Paolo Pasolini, la ricerca della ‘bellezza antica’. Quella bellezza nascosta tra le pieghe dei paesaggi naturali, la cui difesa altro non è che una nuova forma di resistenza.
Federica Passarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA