VENAFRO – Rinnovato l’annuale omaggio ai giovani militari delle ex colonie algerine e marocchine caduti in territorio venafrano nel corso dell’ultimo conflitto mondiale e sepolti nel Sacrario Militare Francese della città.
La cerimonia e la deposizione di corone di fiori alla pietra commemorativa del sacrificio delle tantissime vittime, nel primo pomeriggio di oggi 2 novembre presso il Cimitero Militare Francese, presenti oltre le autorità civili, militari e religiose, la Console generale di Francia a Napoli, Madame Lise Moutoumalaya.
Costruito nel 1946 per volere del Generale De Gaulle, il Sacrario Militare Francese di Venafro è il più grande Sacrario Transalpino dell’Italia meridionale. Situato all’ingresso est della città, con il suo monumentale ingresso in Viale San Nicandro, custodisce migliaia di salme di giovani soldati, perlopiù marocchini, algerini e tunisini, tutti uomini provenienti dalle colonie che combattevano nel Corpo di Spedizione Francese. E tantissimi i venafrani che come ogni anno hanno partecipato alla commemorazione, deponendo fiori sulle tombe delle vittime, sia cattoliche che musulmane, riconoscibili dalla posizione e dai simboli delle due religioni. All’interno del Sacrario, infatti, sono presenti entrambi i luoghi di culto, la chiesa e la moschea, che sono stati raggiunti dalle autorità presenti e dalla gente comune subito dopo l’alzabandiera e gli onori militari all’ingresso del Cimitero.
Da segnalare un sit in oggi davanti al Cimitero Militare Francese. L’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate ha organizzato una pacifica e ordinata protesta per chiedere alla Francia di riconoscere le violenze compiute dalle truppe coloniali francesi nel 1944.
“Abbiamo voluto anche quest’anno ribadire la nostra volontà di verità e giustizia per le vittime dimenticate – ha detto Emiliano Ciotti, presidente nazionale dell’ANVM – quelle donne e quegli uomini italiani, che nel 1943-1944 furono vittime di stupri da parte delle truppe coloniali inquadrate nell’Esercito Francese.
Ringrazio il Sindaco di Venafro, per essersi fermato a parlare con noi e averci ringraziato per l’opera di informazione che svolgiamo – prosegue Ciotti – vogliamo collaborare con tutte le amministrazioni comunali per sollevare il velo di silenzio che da 80 anni è calato su queste vicende terribili. Inoltre, è ora che la Francia riconosca pubblicamente questi crimini.”
Alle 11 di questa mattina, invece, presso il Cimitero comunale, si è celebrata la santa messa officiata dal Vescovo monsignor Camillo Cibotti per ricordare tutti i defunti.
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