
VENAFRO – L’attrice Vera Cavallaro e l’Associazione Panarte in collaborazione con la Cooperativa ‘Il Geco’ propongono uno spettacolo unico nel suo genere.
Nel titolo una citazione che omaggia il poeta fiorentino e che si presenta anche come formula di auspicio verso la positività e l’ottimismo, “…e quindi uscimmo a riveder le Lucciole” per rintracciare il senso della bellezza che rischia di perdersi nella corsa frenetica della quotidianità.
La natura quindi si presta all’arte performativa dell’attrice Vera Cavallaro che ha curato la rappresentazione ricreando una sorta di specchio poetico in cui le lucciole ne divengono emblema perché messaggere di luce. Una iniziativa che racchiude in sé aspetti culturali e sociali nonché l’impegno civico volto a sensibilizzare sul tema dell’ecologia. Le lucciole sono definite anche bioindicatori della qualità dell’aria, dove esse sono presenti infatti si può affermare che la qualità dell’aria sia buona.
L’Associazione Panarte nata per educare alla bellezza e favorire il benessere e l’inclusione abbraccia a sé il gruppo teatrale ‘Le Lucciole’ che “è composto da otre venti attori provenienti da contesti culturali differenti, come diverse sono le età e le condizioni sociali” proponendo l’arte “come strumento terapeutico, educativo, inclusivo. La performance è un’espressione artistica a 360 gradi, dato che compendia diverse espressioni quali: poesia, danza, recitazione, musica, arte scenica, trucco e costumi. Arte come strumento riparativo: una reparatio hominis ac mundi”.
Il 3 dicembre 2023 alle ore 18.00, presso la sala conferenze della parrocchia San Luigi Orione, avrà luogo un evento davvero originale e unico nel suo genere che vedrà coinvolti anche alcuni utenti della Cooperativa ‘Il Geco’ – sostenitrice dell’iniziativa – nei ruoli di performers e assistenti di scena.
Una rappresentazione quasi magica, un rito propiziatorio che si svelerà attraverso l’opera degli attori e che trasmetterà allo spettatore lo stupore di Leonardo Sciascia quando racconta di aver intravisto una lucciola nella crepa di un muro spacciandola per una scaglia di specchio o un gioco della luce lunare. Non poteva immaginare, lo scrittore, a un ritorno delle lucciole dopo tanti anni che erano scomparse.
Federica Passarelli
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