CAMPOBASSO – Arresti domiciliari per un 56enne del posto accusato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
Questa la nota della Procura della Repubblica di Campobasso presso il Tribunale ordinario di Campobasso “Nelle prime ore del mattino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, hanno dato esecuzione all’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari – emessa
dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un 56enne del posto, poiché ritenuto responsabile, a vario titolo, di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. In fase di esecuzione della stessa, venivano eseguite n. 4 (quattro) perquisizioni domiciliari, tra cui la residenza del predetto, nonché quelle di altri 3 soggetti campobassani di 31, 34 e 47 anni.
A seguito della perquisizione, presso l’abitazione dell’arrestato, venivano rinvenuti 68 gr. di hashish, 28 gr. di eroina, un coltello a serramanico e un bilancino di precisione mentre presso l’abitazione del 34enne, nr. 2 spinelli e gr. 0,66 gr. di hashish. Per tali rinvenimenti, il primo veniva deferito in stato di libertà ai sensi dell’art. 73 DPR 309/90 mentre il secondo segnalato ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 alla compente autorità amministrativa.
A carico del 56enne, come disposto dal predetto Giudice, veniva altresì disposta sospensione del beneficio del reddito di cittadinanza.
L’ordinanza trae origine da un’indagine avviata nel mese di maggio 2022 e ultimata nel mese di ottobre 2022, nella quale venivano denunciati in stato di libertà i citati soggetti.
Durante le attività svolte – continua il comunicato della Procura – emergeva che in questo ambito cittadino era presente una fiorente un’attività di spaccio condotta principalmente dal 56enne, che utilizzava come base operativa un bar nei pressi della sua abitazione, dove sostava in attesa dei suoi “clienti”.
Successivamente, allorquando il predetto bar chiudeva, il soggetto si spostava presso un analogo locale commerciale. Le cessioni di sostanze stupefacenti avvenivano quasi sempre lontano dai predetti locali, spesso utilizzando l’autovettura di un altro indagato per raggiungere altri luoghi della città ove veniva ceduta la sostanza, per poi tornare nuovamente alla base operativa. Inoltre, gli acquirenti dotati di autovetture, effettuavano l’acquisto in modalità “drive-through”, cioè in una modalità che consentiva loro di procurarsi la sostanza stupefacente senza lasciare l’auto, oppure facendo salire a bordo delle rispettive autovetture il venditore, che successivamente veniva riaccompagnato presso il bar da cui si era momentaneamente allontanato.
L’indagine ha così permesso di:
- interrompere il suddetto traffico di sostanze stupefacenti, in particolare del tipo hashish ed eroina;
- documentare diversi episodi di cessioni di sostanze stupefacenti;
- accertare che il soggetto arrestato risulta essere percettore reddito di cittadinanza;
- sequestrare sostanza stupefacente.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.”
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