Trasporti, sindacati (Filt Cgil e Fit Cisl) “Il futuro del Molise si gioca sulla viabilità”

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CAMPOBASSO – Viabilità e trasporti, il futuro del Molise si gioca su questo tavolo. Due settori al limite dell’emergenza che ostacolano qualsiasi tipo di sviluppo per la regione in preda ad uno spopolamento preoccupante che sottrae risorse umane e trasferisce capitali finanziari altrove delineando un futuro a cui mancano contenuti e iniziative per un rilancio territoriale adeguato.

Lucia Merlo della Filt Cgil  e Simone Vitagliano della FIT CISL in attesa di un incontro, già richiesto, con il Governatore Roberti  rilevano: “Non si può progettare un domani credibile nell’isolamento. Sono anni che ormai ci raccontiamo in tutte le occasioni dell’isolamento del Molise che inibisce futuro e prospettive a questa terra saccheggiata, impoverita e dimenticata.

Non investire nella viabilità e nei collegamenti significa condannare la regione a mancati investimenti, a difficoltà delle pregevoli potenzialità del territorio di decollare sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista di sviluppo del turismo e valorizzazione delle eccellenze. Una grave mancanza che ha generato una diminuzione demografica senza precedenti sia per la bassa natalità, sia per la forte emigrazione che porta giovani e famiglie a lasciare la regione. Ragione vuole che in condizioni simili la sola risposta possibile è investire e non chiudere”.

“Tutta la politica dei fondi europei e del PNRR puntano sugli investimenti soprattutto nelle aree meno sviluppate. La chiamano politica di coesione perché lo sviluppo di una nazione si fonda dando pari opportunità a tutti i territori. In Molise invece si fanno i calcoli dei liquidatori e, con carta e penna alla mano, si dichiara che quel servizio costa troppo perché usato da pochi e va sviluppato invece il servizio che registra più utenze omettendo di dire che bisogna investire per migliorarlo e per favorirne l’utilizzo. Pensare ad una regione senza le ferrovie è visione da orbi, pensare ad una regione dove il trasporto si sposta solo sulla gomma significa andare contro ogni logica ambientalista e di sviluppo. Pensare poi di poterlo realizzare con una condizione catastrofica delle strade come quella molisana è da folli. In Molise l’indotto ferrovie impiega circa 200 lavoratori.

Chi auspica lo sviluppo del trasporto su gomma a discapito di quello su ferro, si sarà chiesto cosa sarà di queste 200 famiglie? Si sarà posto l’ipotesi di licenziamento o di spostamento di questi lavoratori in altre regioni? La sola strada possibile per il futuro di questa terra è quella dell’integrazione del trasporto su gomma con quello su ferro dove sono stati già spesi milioni di euro per la elettrificazione della CB – IS e dove sono stati stanziate risorse importanti per l’ammodernamento della CB-Termoli. Buttiamo nella spazzatura anche questi finanziamenti? Su questi temi il 20 novembre abbiamo richiesto un incontro urgente al Presidente Roberti e siamo ancora in attesa di risposta”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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