CAMPOBASSO – Trasporto pubblico locale, Decreto Asset del Governo Meloni, al Molise tagli di quasi 2,5 milioni di euro dal 2025.
A sottolinearlo è la Filt Cgil Molise e la Segreteria regionale Filt Cgil Abruzzo Molise.
Un emendamento al Decreto Asset, infatti, modificherà i criteri di riparto del Fondo Nazionale Trasporti con il quale lo Stato finanzia il Trasporto Regionale. Si precisa che la nostra Regione è ultima in Italia come quota di riparto del Fondo Nazionale Trasporti con appena lo 0.71%, percentuale goffa che verrà ulteriormente tagliata.
“In particolare è stato modificato il modello di conferimento delle risorse che stabiliva il riparto garantendo in
parte i servizi minimi previsti dalle Regioni – riferiscono i due segretari sindacali Lucia Merlo e Aurelio Di Eugenio –
Le risorse attribuite, infatti, coprivano per il 50% i costi standard mentre l’altro 50% veniva calcolato sulla base dei livelli di servizi. Il nuovo modello non tiene conto delle differenze e delle specifiche peculiarità territoriali, ma segue uno schema che va a standardizzare le ripartizioni.
Questo nuovo criterio produrrebbe un taglio di quasi 2 milioni annui al Molise dal 2025, a vantaggio delle regioni più ricche del Nord, che beneficerebbero di maggiori finanziamenti (Lombardia aumento 60 MLN annue). Questo taglio metterebbe a rischio servizi e investimenti per il TPL regionale e potrebbe produrre possibili ricadute sui livelli occupazionali.
Si amplifica così il divario territoriale già esistente in altri ambiti, quali: sanità, istruzione e infrastrutture.
Questo emendamento difatti elimina la garanzia che assicurava un’assegnazione minima e certa di risorse
per ciascuna Regione.
Assistiamo ad un incomprensibile ostilità del Governo sulla parte più debole del Paese- precisano le due segreterie della Filt Cgil – e se a questo aggiungiamo il disegno di legge sull’Autonomia differenziata appare fin troppo chiaro che si sta decretando la fine del Mezzogiorno. Tutto questo accade contro ogni fondamento sancito dal PNRR e da tutta la politica dei Fondi Europei che costituiscono il loro principio più importante nella coesione e quindi nella eliminazione dei divari tra territori.
E mentre si va predicando l’importanza della mobilità sostenibile e la necessità di incentivare il Trasporto collettivo a discapito di quello privato, declinandolo al bisogno sociale e ambientale dei territori, si continuano a cancellare risorse a discapito dei cittadini e a tagliare ogni possibilità di sviluppo nei territori in difficoltà. E’ l’azione di un Governo incapace di governare il Paese che non sa disegnare futuro ma che firma il declino.”
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