CAMPOBASSO – Cresce l’attesa per lo spettacolo di Domenico Iannacone sul palco del Teatro Savoia di Campobasso, in programma il prossimo 28 dicembre (ore 21), in occasione del secondo appuntamento della stagione teatrale promossa dalla Fondazione Molise Cultura e dall’Assessorato regionale al Turismo e alla Cultura.
Dalla televisione al teatro, il giornalista molisano porta sui palcoscenici di tutta Italia le sue storie, il suo viaggio tra gli invisibili, le sue inchieste morali. “Che ci faccio qui – in scena”, una produzione teatro del Loto – TeatriMolisani, fa ovunque registrare il sold out e, dopo le molte repliche andate in scena nel corso dell’anno che sta per chiudersi, il tour è ripartito con nuove date a dicembre e proseguirà poi nei primi mesi del 2024. Proprio in questi ultimi giorni Iannacone è tornato all’Auditorium di Roma (dopo il successo della data di ottobre) con un nuovo sold out.
Con “Che ci faccio qui – in scena” Iannacone porta in palcoscenico le storie di straordinaria umanità che hanno caratterizzato il suo successo televisivo. Si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Il giornalista rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato.
Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.
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