CAMPOBASSO – Sessant’anni di Molise, Massimo Romano “Quale autonomia”.
Nel giorno dei 60 anni della Regione il consigliere regionale di Costruire democrazia si rivela molto negativo nella sua valutazione generale rilanciando quanto aveva proposto già qualche settimana fa a proposito dell’intervento dello Stato per pagare i debiti della sanità regionale.
“Siamo seri: non abbiamo né indicatori né credibilità per rivendicare l’autonomia regionale. – dice Massimo Romano – Con questi numeri (demografici, occupazionali, economici, contabili, fiscali) e questa qualità dei servizi (sanitari, infrastrutturali, trasportistici, sociali) facciamo ridere l’Italia.
Occupiamo la vetta delle classifiche nazionali solo per decremento demografico, per incapacità di spendere le risorse pubbliche (sul PNRR le percentuali sono ridicole), per le aliquote fiscali più alte di tutte le altre regioni e per i molteplici esempi di terrificante inadeguatezza politica e amministrativa (le ultime pronunce della Corte costituzionale sulle leggi regionali fanno arrossire dalla vergogna).
Questo è il quadro obiettivo, per cui c’è davvero poco da festeggiare.
Ma non tutto è perduto.
Un margine per invertire la rotta esiste: abbiamo il mare e la montagna, borghi fantastici, tradizioni culturali straordinarie, un patrimonio archeologico invidiabile, l’acqua, filiere agroalimentari di grandissimo valore, un territorio sostanzialmente (ancora) preservato dalla criminalità organizzata e decine di migliaia di molisani in giro per il mondo che qui hanno lasciato il cuore.
Ma per guardare al futuro con ottimismo bisogna mettere un punto ai fattori inesorabilmente negativi che ci condannano, tracciando una netta linea di demarcazione con il passato.
Per cominciare, da oggi lanciamo l’iniziativa della sottoscrizione popolare (online e nelle piazze del Molise) a sostegno della proposta di far pagare allo Stato il debito sanitario accumulato nei 14 anni di commissariamento statale della Regione, per “alleggerire” il disavanzo regionale, liberare risorse economiche (centinaia di milioni) da destinare agli investimenti, diminuire la pressione fiscale sui cittadini e ripristinare la dignità calpestata.
La proposta e le firme per l’adesione le consegneremo tutti insieme al Presidente Mattarella, garante della Costituzione e dell’unità nazionale, quando sarà in Molise per festeggiare il 60esimo anniversario dell’autonomia regionale.
Siamo pronti”.
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