VENAFRO – “Fiabe con il Paracadute” è il libro di Antonella Petrella e Anna Paolella che verrà presentato domani mattina presso l’Istituto Omnicomprensivo “A. Giordano” di Venafro nell’ambito del progetto di prevenzione alle dipendenze “Protagonisti oggi” e del progetto “Mai più soli contro il bullismo”.
Oltre le autrici, la psicologa-psicoterapeuta Antonella Petrella e la Dirigente Scolastica Anna Paolella, saranno presenti anche Fabio Iannucci presidente di Stop Bullismo OdV e Monica Di Filippo dell’associazione Genitori Arcobaleno ODV.
A moderare l’incontro la referente di Istituto per il bullismo e il cyberbullismo la Prof. Paola Di Iorio.
«L’educazione alle differenze – spiegano i vertici dell’Istituto Giordano -, volta a prevenire le discriminazioni contro ogni diversità, con particolare riferimento alle discriminazioni di genere, al fine di informare, formare e sensibilizzare studenti e studentesse, docenti e genitori, è attualmente prevista dalla legge italiana e da una serie di fonti nazionali e sovranazionali e costituisce un corollario di numerosi principi generali del nostro ordinamento. Anzi, risulta cruciale nell’ambito delle competenze che alunne e alunni devono acquisire, come scritto nelle Raccomandazioni del Parlamento Europeo relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Nella ricezione italiana del provvedimento, nella macroarea delle Competenze di Cittadinanza che alunne e alunni devono acquisire, fondamentale aspetto riveste nella scuola l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze. Tale educazione non ha uno spazio e un tempo definiti, ma è connessa ai contenuti di tutte le discipline, con la conseguenza che ogni insegnamento e docente concorre al superamento o al consolidamento di stereotipi e discriminazioni e ha il mandato di favorire la crescita culturale, emotiva e relazionale degli studenti e delle studentesse, attraverso una loro partecipazione attiva, in tutte le tappe del processo educativo. Quando si presenta un progetto a una scuola o a un’altra istituzione educativa può essere molto utile inquadrarlo dentro questa cornice non solo per fornirgli legittimità, ma anche per diffondere nei contesti scolastici la consapevolezza che questo tipo di attività educative fa parte del mandato di chi insegna. Questo è il senso dell’iniziativa di questa mattina – concludono i vertici del Giordano – che vede i nostri ragazzi confrontarsi intorno a queste tematiche in una corale condivisione tra scuola, associazionismo e esperti della materia».
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