CAMPOBASSO – Si prevede un futuro buio per i lavoratori della Vibac.
Tanto è emerso da un incontro in video conferenza tra le scriventi organizzazioni sindacali e l’Azienda con la presenza della Regione Molise rappresentata dagli Assessori alle politiche produttive e del lavoro e i dirigenti dell’Anpal. La riunione è stata richiesta dalle organizzazioni sindacali Femca – Filctem– Uiltec– Failc-Confail e la Rsu di stabilimento nell’ambito dell’accordo siglato lo scorso 3 luglio 2023,
“Quando – scrivono le sigle sindacali – riuscimmo ad avere un altro anno di ammortizzatori sociali straordinari con un accordo di transizione occupazionale attraverso il piano GOL, visto che nel suddetto accordo si prevedevano, tra l’altro, incontri trimestrali per monitorare l’andamento produttivo e l’utilizzo
della cassa integrazione. Inoltre eravamo in attesa di una proposta aziendale per un piano di incentivi all’esodo su base volontaria e di accompagnamento alla pensione.
Le risposte che abbiamo avuto oggi da parte dell’azienda sono state tutte insoddisfacenti e, rischiano di affossare definitivamente un dialogo che con fatica stiamo portando avanti da mesi.
Inoltre, l’Assessore alle Attività Produttive ha proposto di aprire un tavolo con il MIMIT e il Gruppo Vibac considerando che negli anni il gruppo ha beneficiato di finanziamenti pubblici.
Sul primo punto che riguarda l’utilizzo della CIGS e la rotazione degli addetti, abbiamo riscontrato che questa non sta avvenendo e, da almeno 2 settimane, non viene data nemmeno più comunicazione alle maestranze attraverso l’utilizzo di una bacheca aziendale virtuale. Sul secondo punto, mentre ci aspettavamo oggi una proposta aziendale d’incentivi all’esodo da poter discutere successivamente in assemblea con i lavoratori abbiamo ricevuto tutt’altro, la notizia più nefasta che ci saremmo aspettati, ovvero ci è stato anticipato che a breve la Vibac di Termoli aprirà la procedura di licenziamento collettivo per un totale di 115 persone su 140.
Tutto ciò è assolutamente inaccettabile e completamente irrispettoso nei confronti delle centinaia di lavoratori e delle loro famiglie che ad oggi vedono il buio nel proprio futuro, solo perché la proprietà della VIBAC decide che non vuole più investire in un territorio che ha fatto la storia dell’azienda stessa.
Si ribadisce, – sottolineano le segreterie regionali delle sigle sindacali – altresì, che la procedura di CIGS per transizione occupazionale aperta il 3 luglio 2023 scadrà il 10 luglio di quest’anno e, alla luce di quanto affermato oggi da parte dell’azienda, avremo da affrontare a breve una grave emergenza sociale sul territorio molisano.
Non è stato presentato da parte dell’azienda un piano industriale chiaro per il sito di Termoli, non sappiamo se il piano GOL concordato con la Regione riuscirà a ricollocare come e quanti lavoratori, essendo questo uno strumento nuovo per tutti, ma l’obiettivo comune dovrà essere quello di salvaguardare il futuro di tutti i lavoratori.
Infine, condanniamo con fermezza la forte insensibilità aziendale in merito a quanto ha dichiarato nella giornata odierna e alla leggerezza con la quale ha gestito questa grave situazione e, nel contempo, continuiamo a sollecitare tutti gli organismi preposti a porre un freno a quanto sta per accadere ai 140 lavoratori e alle loro famiglie di questo territorio e, in accordo con tutte le maestranze della VIBAC, ripartiremo con le mobilitazioni sospese e decideremo nei prossimi giorni le modalità e i tempi delle azioni da mettere in campo.”
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