CAMPOBASSO – Un giudizio tutto al negativo quello che esprime il gruppo consiliare del Movimento Cinque stelle in Consiglio regionale sul Piano operativo sanitario e che lo condannerebbe all’eterno commissariamento.
“Un Piano operativo sanitario con tante ombre e poche luci. Più che un documento di programmazione è evidente che siamo di fronte a un piano di intenzioni operative mirato alla totale e definitiva privatizzazione della sanità pubblica. Un piano che condanna il Molise al perpetuo commissariamento.
Nella seduta monotematica odierna, ancora una volta, abbiamo ribadito la necessità di rivedere le scelte sul futuro di Emodinamica di Isernia, dell’Hospice di Larino, del Centro unico di prenotazione (Cup), della rete di emergenza urgenza e dei contratti con i privati accreditati.
Per quanto riguarda il reparto salvavita del ‘Veneziale’, abbiamo chiesto con forza di scongiurarne l’accorpamento, quindi la chiusura e qualsiasi depotenziamento dei servizi a tutela dell’intera provincia di Isernia. A riguardo il governo regionale predica bene, ma razzola male.
Né la Regione né la struttura commissariale sono state chiare, inoltre, sul destino dell’Hospice di Larino per cui ci sarebbe l’intenzione di trasferirlo in altra sede. Una decisione inaccettabile per una comunità già privata di troppi servizi.
In merito al Centro unico di prenotazione, invece, nel Pos non vi è alcun riferimento all’ingresso nel sistema dei privati accreditati come previsto dalle normative vigenti in ambito nazionale. Sul tema avevamo già impegnato il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire in maniera repentina al fine di abbattere le bibliche liste d’attesa. Ad oggi, purtroppo, non ravvisiamo alcuna volontà politica di agire per la risoluzione dell’annoso problema.
Ed ancora, non è chiaro come sarà gestita la rete dell’emergenza-urgenza che continua ad annaspare a causa della carenza di personale e di un non definito accordo con le associazioni di volontariato. Non solo, perché non si comprende se il Pos preveda o meno l’integrazione tra i presidi del 118, i futuri ospedali di comunità e i privati convenzionati.
Per quest’ultimi non risultano ancora sottoscritti i nuovi contratti per l’anno 2024. Sul tema si registra il solito scaricabarile tra Regione, struttura commissariale e ministeri. Così facendo restano appese al filo dell’incertezza situazioni importanti come quella relativa all’extrabudget.
Quello che abbiamo chiesto, quindi, non è altro che uno scatto di orgoglio a difesa degli interessi dei molisani, ribadendo che non è nostra assoluta intenzione andare contro le strutture accreditate. Al tempo stesso non è possibile assistere o peggio essere complici del conclamato processo di privatizzazione della sanità pubblica.”
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