
VENAFRO – Un Carnevale all’insegna del divertimento e della gioia con ‘Follia’, la maschera ottocentesca venafrana in un tripudio di maschere e carri allegorici provenienti da Ceppagna e Pozzilli.
Stavolta Giove Pluvio è stato clemente e per farsi perdonare le nuvole e la pioggia che la scorsa domenica ha mandato in avanscoperta frenando l’entusiasmo delle maschere, ha fortunatamente lasciato che l’ultimo giorno di Carnevale venisse onorato a dovere. Così in strada si son riversate come in un incantesimo la folla e la ‘Follia’, le maschere e la spensieratezza.
Gli alunni dell’Orchestra Pilla hanno proposto la loro interpretazione de ‘La Follia’ diretti dalla maestra di musica Ilaria Greco, circondati dalle tantissime persone che si son riversate in strada e nelle piazze per godere appieno della festa organizzata con cura certosina dalle varie associazioni, le quali mosse da una sinergia scrupolosa e ricca di fantasia hanno saputo garantire la perfetta riuscita dell’evento.
Venafro dunque è stata presa d’assalto dalle tantissime maschere che in giro per strade e vicoli hanno distribuito quella carica di energia positiva in grado di fornire una forma di allenamento per l’ottimismo, l’atteggiamento che mira a tenere a mente gli aspetti migliori della realtà ma che spesso si dimentica di alimentare, perché troppo assorbiti e spesso perduti nelle preoccupazioni quotidiane.
Il divertimento hanno contribuito a diffonderlo anche i carri allegorici giunti dai paesi limitrofi: le divinità dell’Olimpo provenienti da Ceppagna e King Kong il carro allegorico di Pozzilli hanno fatto il loro ingresso nella piccola città proponendo mitologia e fantascienza in una commistione divertente e originale che ha conquistato i più giovani e anche gli adulti.
Un carnevale scenografico dunque, dove colori, musica, coreografie e la bellezza dei costumi hanno dato vita ad uno spettacolo unico che ha permesso a tutti i partecipanti di accantonare la loro quotidiana individualità e sperimentare una delle forme più belle di condivisione comunitaria.
Federica Passarelli
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