CAMPOBASSO – Rilevazione dei crediti commerciali e loro esigibilità all’interno di una delibera della Giunta regionale allegata al Bilancio, Confindustria Molise sconcertata e incredula commenta attraverso il suo presidente Vincenzo Longobardi e valuta di procedere per le vie legali.
“La Regione Molise, entro 31 gennaio 2024, ha avviato la procedura di rilevazione dei crediti commerciali certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2023, vantati da imprese, enti e cittadini. Cosa significa ciò? Apprendiamo oggi, dopo tre settimane dalla sua adozione, il contenuto della Delibera n. 48 adottata dalla giunta regionale del Molise lo scorso 29 gennaio.
Tutti i soggetti che hanno crediti commerciali nei confronti della regione Molise devono adoperarsi per essere inseriti in un apposito elenco per accedere ad una transazione, e chi non lo farà perderà il proprio credito.
La delibera regionale, che interessa una moltitudine di soggetti che hanno svolto prestazioni, hanno fatturato e che aspettano solo di essere pagati dall’ente regionale, scaturisce dalla Legge di Bilancio 2023 fatta dal Governo Meloni. Questa legge prevede che le regioni come il Molise, che hanno un debito pro capite superiore a 1500
euro, attivino una procedura speciale per chiudere tutti i propri debiti commerciali con transazioni penalizzanti per i creditori (si va dal 40% dei crediti più vecchi all’80% dei crediti più recenti).
Oltre al danno – in quanto aderire ad una transazione non equivale alla liquidazione del credito – lo sconcerto per la mancata diffusione della delibera regionale approvata lo scorso 29 gennaio.
Gli organi regionali, infatti, si sono premurati di rassicurare i cittadini sulla copertura, da parte del governo nazionale, del debito risultante dal bilancio regionale, mentre hanno taciuto l’obbligo conseguente a coprire i debiti pregressi accumulati dalla regione Molise con la suddetta procedura, presente nella delibera di Giunta numero 48.
Vista la sua straordinarietà, sarebbe infatti stato opportuno assicurarne la massima diffusione, anche attraverso altri canali, per raggiungere il maggior numero di soggetti interessati.
Infatti, chi vanta un credito già fatturato con la regione Molise, lo perderà se non si adopererà per iscriversi nell’elenco creditori e accedere alla transazione.
Questa delibera regionale è talmente penalizzante per i creditori di un ente pubblico, quale la Regione Molise, che dubitiamo della sua costituzionalità.
Esistono, infatti, dei diritti dei creditori codificati e garantiti da leggi civilistiche e fallimentari, che non pensiamo possano essere annullati da una legge di bilancio. La nostra Associazione sta valutando la possibilità di ricorrere alle vie legali per bloccare una procedura fortemente lesiva degli interessi delle imprese e dei cittadini molisani”.
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