
CAMPOBASSO – Il reparto di Emodinamica di Isernia va difeso senza indugio, e l’attenzione sul tema deve restare massima.
Per questo motivo, giovedì il Movimento Cinque stelle sarà al fianco di cittadini, amministratori, associazioni e studenti per manifestare a difesa dell’ospedale Veneziale e in generale della sanità pubblica.
“Sin dal momento della pubblicazione della bozza del nuovo Programma operativo sanitario 2023-2025 – sottolinea una nota del M5S – abbiamo contestato fortemente la decisione di accorpare il presidio salvavita a quello del “Cardarelli” di Campobasso: una scelta totalmente illogica che metterebbe a rischio la vita di migliaia di cittadini della provincia pentra. C’è in gioco il destino di un intero territorio, e il diritto alla salute dei cittadini non può essere messo in discussione di fronte a nulla.”
Il capogruppo Andrea Greco: «Sulla base di questa convinzione, alcune settimane fa abbiamo avanzato una richiesta di Consiglio regionale monotematico – di cui sono stato primo firmatario – sul Pos. In quella sede, tutta l’assise ha sottoposto al presidente Roberti un impegno anche al fine di scongiurare l’accorpamento dell’Emodinamica di Isernia. Il documento, però, è stato licenziato e inviato a Roma in valutazione preventiva, di fatto, senza tener conto di quell’impegno.
Restiamo fermamente convinti che questo sia il preludio alla chiusura del reparto. E per tali motivi, giovedì aderiremo alla manifestazione.
Ma non solo, perché su questo tema depositeremo anche una nuova mozione in Consiglio regionale, a mia prima firma: è ora che la politica dica chiaramente da che parte sta, se da quella dei molisani, o di chi vuole demolire la nostra sanità pubblica”.
L’obiettivo che ci poniamo è quello di ribadire un concetto: la sanità pubblica va tutelata, bisogna scongiurare il rischio di uno smantellamento progressivo della rete dell’emergenza-urgenza, e non c’è decreto o parere ministeriale che tenga di fronte al diritto alla salute.
Non bastano e non servono a nulla, quindi, le paventate rassicurazioni su un impegno futuro a reperire il personale per rendere il reparto pienamente operativo, h24. Ad oggi, infatti, non si è in grado di comprendere su che base poggi la decisione di accorpare l’Emodinamica di Isernia, lasciandone attive tre nella provincia di Campobasso – due pubbliche e una privata – senza tener conto che il territorio è costituito da aree montane che non riuscirebbe a raggiungere il capoluogo in 60 minuti, e neanche del fatto che già oggi il presidio riesce quasi a garantire il servizio h24 grazie all’arrivo di nuovi cardiologi. Senza considerare, poi, l’aspetto antieconomico dell’accorpamento, che andrebbe a limitare la mobilità attiva da regioni limitrofe, nello specifico dall’alto casertano e dal Lazio, che di fatto è in grado di generare il reparto del Veneziale.
L’intera maggioranza ci metta la faccia, e i consiglieri regionali della provincia di Isernia chiariscano definitivamente la loro posizione politica in tema di sanità, senza dispensare slogan che nei fatti non si tradurranno in nulla di concreto.”
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