CAMPOBASSO – A fronte dell’ormai prossima scadenza degli ammortizzatori sociali degli stabilimenti di Viggiano e di Termoli interessato quest’ultimo anche dalla procedura di licenziamento collettivo ricevuta in data 15 aprile e che coinvolge 90 dipendenti su 139 complessivi, si sono incontrate ieri le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, con proprie strutture Regionali, Territoriali e le RSU/RSA dei siti del gruppo Vibac, allo scopo di analizzare la complessa situazione del gruppo, che conta a oggi 534 addetti.
“Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione aziendale nel suo complesso, a partire dalla mancanza di un piano industriale, elemento essenziale per comprendere le reali intenzioni della proprietà, rispetto al rilancio dell’azienda e alla tutela dei livelli occupazionali” hanno scritto i sindacati in una nota ai lavoratori.
“È fondamentale in questa fase – continuano – comprendere se esistono e, se sì, quali sono le strategie del Gruppo rispetto al futuro delle attività produttive e quale il piano di investimenti necessario per cogliere obiettivi duraturi. Per queste ragioni abbiamo inviato una richiesta urgente di incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) allo scopo di ragionare insieme sulle prospettive di rilancio delle attività, in un’ottica più ampia possibile”.
“Per le motivazioni sopra espresse – conclude la nota sindacale – il Coordinamento comunica, inoltre, l’apertura dello stato di agitazione con blocco degli straordinari e la convocazione di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per avviare un percorso unitario di mobilitazione”.
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