CAMPOBASSO – “Un presidio per non morire”, al via la mobilitazione per uscire dall’isolamento davanti alla stazione ferroviaria del capoluogo.
Dopo Campobasso, i presidi permanenti per la raccolta firme, verranno organizzati nella stazioni di Isernia, Termoli e Venafro. Il Movimento comunicatori, guidato dal presidente Filippo Poleggi, intende incontrare i Sindaci dei centri dove passa la ferrovia molisana ed i cittadini, in modo che comprendano il problema e la necessità per il Molise di uscire dall’isolamento.
Le firme raccolte saranno portate al Consiglio regionale, al Parlamento e al Governo nazionale per chiedere un intervento finanziario importante per avviare gli interventi infrastrutturali fondamentali di cui il Molise ha bisogno per non morire.
Questa mattina associazioni, movimenti, sindacati, rappresentanti delle istituzioni locali, studenti e semplici cittadini si sono dati appuntamento, piazza Cuoco davanti alla stazione ferroviaria di Campobasso, per contribuite alla raccolta firme.
Il presidente del Movimento Consumatori, Filippo Poleggi, invita tutti alla mobilitazione
“Quella di oggi – afferma Filippo Poleggi – è una protesta che si sta allargando a supporto delle esigenze dei pendolari molisani. Stiamo andando in maniera risolutiva verso l’isolamento. Una regione che non ha contatti d’azione e contaminazioni con gli altri territori regionali e internazionali, non ha possibilità di sviluppo ed è destinata a morire. La Campobasso – Termoli è chiusa, Roccaravindola – Benevento è chiusa, Isernia – Caserta è quasi chiusa, tre corse ridotte da Roma, Isernia – Campobasso è chiusa e non si sa come e quando sarà riaperta. Per questo noi vogliamo lanciare un appello, un allarme, a chi ha competenze in questo campo, ai cittadini in generale, soprattutto, che si rendano conto che noi stiamo marciando, purtroppo, verso un’isolamento del nostro Molise”
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