VENAFRO – Alla Palazzina Liberty l’esposizione dei quadrati di maglia realizzati per il ‘Progetto Viva Vittoria Isernia’, l’opera relazionale condivisa contro la violenza sulle donne.
Mentre non si arresta il numero delle vittime di violenza che dall’inizio dell’anno ha raggiunto una quota raccapricciante, allo stesso modo non si ferma la corrente di protesta ma anche di sostegno alle donne costrette ad affrontare situazioni di pericolo; così in una rete di solidarietà senza confini continuano ad essere formulate iniziative mosse dallo scopo comune di contrastare la violenza sistemica sulle donne e promuovere l’educazione alla parità e al rispetto.
Il ‘Progetto Viva Vittoria Isernia’ segue l’idea strutturata originariamente dall’Associazione di Volontariato ‘Viva Vittoria Odv’ di Brescia promotrice e ideatrice del progetto nato nel 2015 – approdato col tempo in diverse piazze italiane e ora giunto anche in Molise – che prevede la realizzazione di quadrati di maglia lavorati ai ferri o all’uncinetto. Secondo lo schema promosso dalle ideatrici, per ogni partecipante c’è la possibilità di contribuire con uno o più quadrati a cui aggiungere la propria firma. Le coperte, ottenute dopo aver cucito tra loro i quadrati con un filo rosso, diventano oggetto di una raccolta fondi a sostegno di progetti contro la violenza sulle donne.
Gli elementi indispensabili che fanno da sfondo all’iniziativa, ovvero condivisione, unione e realizzazione di un progetto comune sono il resoconto di quella che nella concezione dell’arte contemporanea viene definita appunto arte relazionale e tale è il progetto messo in opera dall’associazione ‘Viva Vittoria Odv’: un’opera relazionale che richiede la partecipazione di più persone che si industriano attorno al perseguimento di un obiettivo comune.
L’idea dell’opera relazionale è stata accolta con entusiasmo anche dall’Associazione ‘Il Girasole – Odv – Consultorio Familiare’ di Venafro che, sempre attenta alle tematiche riguardanti la donna, durante i mesi passati ha invitato i cittadini a partecipare all’iniziativa e in molti hanno accolto la proposta tanto che, come è stato riportato nel comunicato giunto in redazione, “l’impegno delle centinaia di persone, per lo più donne di ogni fascia d’età e ceto sociale, che hanno partecipato alla realizzazione dei quadrati dai molteplici colori, è stato considerevole”; la collaborazione poi si è distribuita con diverse modalità, infatti se molti partecipanti hanno lavorato alla realizzazione materiale di uno o più quadrati, altri hanno aderito all’iniziativa chiamata ‘gomitolo sospeso’ che ha consentito loro di contribuire comunque alla realizzazione dell’impresa semplicemente donando gomitoli di lana utili alla lavorazione dei quadrati.
Sabato 21 settembre dunque, dalle ore 16:00 presso la Palazzina Liberty, si terrà l’evento ‘Fili e colori: insieme per la vita’, un’occasione durante la quale l’Associazione ‘Il Girasole – Odv – Consultorio Familiare’ consegnerà all’Associazione di volontariato ‘Me Too’ – promotrice dell’evento ‘Viva Vittoria Isernia’ – i quadrati lavorati all’uncinetto o a maglia dalle cittadine e dai cittadini di Venafro che insieme a tutti gli altri quadrati raccolti in regione e anche in sede extraregionale, una volta assemblati in coperte, saranno oggetto di esposizione e di vendita a Isernia nel corso di una manifestazione che avrà luogo il 23 e il 24 novembre in Piazza Andrea d’Isernia, mentre il ricavato della manifestazione sarà devoluto al centro antiviolenza molisano ‘Liberaluna’. Saranno presenti all’evento venafrano di sabato 21 settembre il primo cittadino di Venafro Alfredo Ricci, il presidente dell’Associazione ‘Il Girasole Odv – Consultorio Familiare’ don Salvatore Rinaldi e il presidente dell’Associazione ‘Me Too’ Pasqualino De Mattia.
L’Associazione ‘Il Girasole – Odv – Consultorio Familiare’ nella nota inviata in redazione precisa che “la finalità del progetto è di focalizzare l’attenzione sui fenomeni di discriminazione e violenza sulle donne” e inoltre, soffermandosi sul tipo di lavoro comunitario che ha coinvolto tante persone, ha voluto sottolineare come la condivisione sia “quel valore aggiunto che edifica la persona rendendo possibile ciò che da soli si è impossibiliti a fare”, un messaggio importante che racchiude in sé l’essenza dell’intervenire insieme assecondando quella strategia che si esprime nello schieramento a testuggine, perché se la violenza contro le donne chiama in causa l’intera società allora solo alzando la voce all’unisono si può iniziare a scrivere un cambiamento culturale in grado di annientare la discriminazione di genere cassandola una volta per tutte con la parole ‘fine’.
Federica Passarelli
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