Sanità, Izzo: “Entro Natale 54 precari Oss saranno parte integrante della struttura pubblica sanitaria”

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CAMPOBASSO – “Entro Natale 54 precari Oss saranno parte integrante della struttura pubblica sanitaria”. Ad annunciarlo Emilio Izzo, portavoce del comitato “Traditi”, a seguito dell’incontro tenutosi, nella mattinata di ieri, con la direzione generale ASreM, guidata dal dottor Di Santo.

“Come si ricorderà, prima che il Tar Molise si pronunciasse definitivamente sulla legittimità del bando ASreM, a suo tempo impugnato da un sindacato e ritornato ad esso solo dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, questo Comitato – si legge in una nota – era stato ricevuto dal direttore Di Santo per capire lo stato dell’arte e quali garanzie si potessero avere prima di quel pronunciamento.

Già in quella occasione, chi scrive aveva riportato con chiarezza la volontà della struttura sanitaria, cioè quella che in caso di risposta positiva da parte del Tar, l’ASreM avrebbe riiniziato l’iter per l’assunzione attraverso le ostacolate stabilizzazioni.

Bene, al tavolo di ieri, il direttore Di Santo, ha confermato con estrema chiarezza e a rigor di leggi e regolamenti, che Entro Natale, le 54 unità Oss saranno parte integrante della struttura pubblica sanitaria!!!

Nessun ripensamento, nessun inganno dopo averne subiti diversi!

A fronte delle circa 74 domande giunte in ASreM per essere collocati in servizio, come da bando ne entreranno 54, solo dopo alcune dovute verifiche, si capirà chi e se resterà fuori.

Ma nulla è perduto, eventualmente per gli esclusi, ci sarà un’altra occasione nell’anno a venire e solo dopo che sarà stilato un nuovo Piano di Fabbisogno il quale dovrà necessariamente passare per il Consiglio Regionale.

Nulla è perduto nemmeno per quelle sfortunate unità le quali, solo per pochi mesi, non era rientrate tra quelle che potevano presentare domanda di stabilizzazione, mancando loro il requisito minimo. Ad essi si consiglia di rispondere a qualsiasi chiamata in altre regioni, anche solo per raggiungere quel monte mesi necessari per partecipare ai prossimi bandi.

Sin d’ora, chi scrive, si mette a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.

Parimenti si augura ai rimanenti (pochi) vincitori del concorso, di vedere chiusa la loro partita, gara che a giudizio di chi scrive, non doveva neanche iniziare se, invece che bandire una prova concorsuale, si fosse proceduto a stilare un’unica graduatoria da esaurirsi man mano, fino al soddisfacimento di tutti. Ma alcuni giochi di potere e di gruppetti non meglio identificati, hanno creato i presupposti di un mostro che, con questo epilogo, ha trovato pace!

Corre l’obbligo da parte di questo Comitato, ribadire i ringraziamenti a quanti ci hanno sostenuto in questa lunga battaglia di giustizia sociale e, in particolar modo, al Direttore dott. Di Santo il quale, diversamente da chi l’aveva preceduto, ha saputo mettere a disposizione dei precari quell’impegno e quella speranza divenuta certezza, che “regalerà” agli ex sfruttati del Covid uno dei doni più importanti, la dignità del lavoro, così come Costituzione impone!”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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