
ISERNIA – Presentato questa mattina, in Prefettura, il consueto Rapporto sull’Economia del Molise a cura della Banca d’Italia, filiale di Campobasso.
“Frena sensibilmente l’economia del Molise. Le previsioni per la fine di questo 2024 – commenta il sindaco Piero Castrataro . non sono confortanti, considerando che la crescita rischia di azzerarsi.
Ѐ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia nel consueto Rapporto sull’Economia del Molise, presentato questa mattia in Prefettura.
Emerge, inoltre, che il rinvio degli investimenti nel settore automotive, che pesa per il 20% sulla forza lavoro della nostra regione in ambito industriale, rappresenta un ulteriore rischio per l’economia molisana.
Ciò significa che le politiche del Governo nazionale e di quello regionale, ad oggi, non stanno dando risposte concrete al peggioramento in atto.
C’è di più: la Legge di Bilancio 2025 dell’Esecutivo centrale, che prevede una riduzione di oltre 5 miliardi di euro per il Sud, è senza dubbio un altro fortissimo motivo di preoccupazione.
Serve una immediata inversione di rotta, alla quale tutti dovranno dare il proprio contributo. Non solo accelerando gli iter legati agli investimenti PNRR, che comunque stanno creando un impatto notevole sul comparto edilizio, ma favorendo azioni a vantaggio degli investimenti privati.
La palla è nelle mani della tanto decantata “filiera istituzionale”. Staremo a vedere!”
“Frena sensibilmente l’economia del Molise. Le previsioni per la fine di questo 2024 – commenta il sindaco Piero Castrataro . non sono confortanti, considerando che la crescita rischia di azzerarsi.
Ѐ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia nel consueto Rapporto sull’Economia del Molise, presentato questa mattia in Prefettura.
Emerge, inoltre, che il rinvio degli investimenti nel settore automotive, che pesa per il 20% sulla forza lavoro della nostra regione in ambito industriale, rappresenta un ulteriore rischio per l’economia molisana.
Ciò significa che le politiche del Governo nazionale e di quello regionale, ad oggi, non stanno dando risposte concrete al peggioramento in atto.
C’è di più: la Legge di Bilancio 2025 dell’Esecutivo centrale, che prevede una riduzione di oltre 5 miliardi di euro per il Sud, è senza dubbio un altro fortissimo motivo di preoccupazione.
Serve una immediata inversione di rotta, alla quale tutti dovranno dare il proprio contributo. Non solo accelerando gli iter legati agli investimenti PNRR, che comunque stanno creando un impatto notevole sul comparto edilizio, ma favorendo azioni a vantaggio degli investimenti privati.
La palla è nelle mani della tanto decantata “filiera istituzionale”. Staremo a vedere!”
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