
CAMPOBSSO – La Slow food Basso Molise Aps sulla installazione di impianti a fonti rinnovabili precisa che il Molise aspetta la legge regionale sulle aree idonee.
“Il 2 luglio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 21 giugno 2024 del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro della cultura e con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, recante “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”. Il provvedimento stabilisce principi e criteri omogenei per l’individuazione da parte delle Regioni delle superfici e delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili perché fissa i paletti sulle possibili ubicazioni degli impianti a energia rinnovabile (eolici, fotovoltaici, ecc.).
Il Decreto, in attuazione dell’art. 20, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 199 del 2021, ha lo scopo di definire la ripartizione tra le Regioni e le Province autonome dell’obiettivo nazionale al 2030 di una potenza aggiuntiva di 80 GW da fonti rinnovabili rispetto al 31 dicembre 2020, necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati dal PNIEC e di stabilire principi e criteri omogenei per l’individuazione da parte delle Regioni delle superfici e delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, funzionali al raggiungimento degli obiettivi.
In tal senso le Regioni, garantendo il coinvolgimento degli enti locali, individuano sul proprio territorio:
- a) superfici e aree idonee: le aree in cui è previsto un iter accelerato e agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse secondo le disposizioni vigenti di cui all’art. 22 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199;
- b) superfici e aree non idonee:aree e siti le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impiantisecondo le modalità stabilite dal paragrafo 17 e dall’allegato 3 delle linee guida emanate con Decreto del Ministero dello sviluppo economico 10 settembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18 settembre 2010, n. 219 e successive modifiche e integrazioni;
- c) superfici e aree ordinarie: superfici e aree diverse da quelle delle lettere a) e b) e nelle quali si applicano i regimi autorizzativi ordinari di cui al decreto legislativo n. 28 del 2011 e successive modifiche e integrazioni;
- d) aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra: aree agricole in cui vige il divieto di installazione di impianti fotovoltaici con moduli a terraai sensi dell’art. 20, comma 1-bis, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.
Gli obiettivi delle Regioni e delle province autonome sono riportati nella Tabella A del Decreto dove per ciascuna Regione e Provincia autonoma è tracciata la traiettoria di conseguimento dell’obiettivo di potenza complessiva da raggiungere entro il 31 dicembre 2030.
Per calcolare il raggiungimento degli obiettivi indicati nella Tabella A, si considera:
- a) la potenza nominale degli impianti a fonti rinnovabili di nuova costruzione entrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento, realizzati nel territorio della regione o provincia autonoma;
- b) la potenza nominale aggiuntiva derivante da interventi di rifacimento, ricostruzione integrale, potenziamento o riattivazione entrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento, realizzati nel territorio della regione o provincia autonoma;
- c) il 100% della potenza nominale degli impianti a fonti rinnovabili off-shore di nuova costruzione entrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento, le cui opere di connessione alla rete elettrica sono realizzate sul territorio della regione o provincia autonoma, salvo diversa indicazione.
Il provvedimento stabilisce che “sono considerate non idonee le superfici e le aree che sono ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela“. Si evidenzia, inoltre, che “le Regioni possono stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto, proporzionata al bene oggetto di tutela, fino a un massimo di 7 chilometri“.
Il provvedimento, inoltre, recepisce la norma del DL Agricoltura che vieta l’installazione di pannelli solari a terra sui terreni agricoli.
Il suddetto Decreto, dispone che, per l’individuazione delle aree idonee le Regioni tengono conto soprattutto “delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell’aria e dei corpi idrici, privilegiando l’utilizzo di superfici di strutture edificate, quali capannoni industriali e parcheggi, nonché di aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica, e verificando l’idoneità di aree non utilizzabili per altri scopi, ivi incluse le superfici agricole non utilizzabili, compatibilmente con le caratteristiche e le disponibilità delle risorse rinnovabili, delle infrastrutture di rete e della domanda elettrica, nonché tenendo in considerazione la dislocazione della domanda, gli eventuali vincoli di rete e il potenziale di sviluppo della rete stessa”.
Saranno quindi ora le Regioni, nel dettaglio, a dover individuare prioritariamente
- aree non idonee perché incompatibili con certi tipi di impianti;
- aree dove è vietata l’installazione di moduli fotovoltaici collocati a terra
La pianificazione dovrà essere approvata dalle Regioni entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
È urgente regolamentare con legge il comparto in quanto la pressione delle richieste è eccessiva rispetto agli obiettivi assegnati in quasi tutte le regioni, ma in Molise in maniera particolare, considerato che la produzione attuale di energia è già il triplo rispetto alla domanda. Proviamo a fornire qualche numero che permetta di capire la pressione e la dimensione di quello che si sta “consumando” in Molise. Nel 2024 da gennaio ad oggi, sono stati autorizzati ben 327,208 MW.
Comuni interessati | Proponente | Tipologia impianto | MW autorizzati |
Santa Croce di Magliano | Wind Energy Santa Croce S.r.l. | eolico | 48 |
Rotello | Enel Rotello 1 srl | agrivoltaico | 60 |
Ururi, San Martino in Pensilis | Ambra Solare 5 S.r.l. | agrivoltaico | 61,8 |
Miranda | ERA Energia Rinnovabile Ambiente S.r.l. | eolico | 26,4 |
Rotello, Montorio nei Frentani e Montelongo | Blue Stone Renewable VII S.r.l. | eolico | 48 |
Larino | Enel Larino 1 srl | agrivoltaico | 70 |
SANT’ANGELO LIMOSANO | SICOP SRL UNIPERSONALE | eolico | 2,5 |
SESTO CAMPANO | ENEL PRODUZIONE S.P.A | FOTOVOLTAICO GALLEGGIANTE | 3,36 |
Montenero di Bisaccia
| VESPERA DEVELOPMENT 12 SRL. | fotovoltaico | 7,148 |
TOTALE MW | 327,208 |
Inoltre, in istruttoria, tra quelli in procedura di VIA al Ministero e quelli in procedura di VIA in Regione Molise ci sono, ad oggi, 130 progetti tra eolico e fotovoltaico, per un totale di circa 5500 MW. Ben 4497 MW in più a fronte dei 1003 MW che il Decreto assegna come obiettivo al Molise al 2030!
L’associazione Slow Food Basso Molise aps, da sempre impegnata nella difesa dei terreni fertili, ritiene urgente e prioritaria la legge sulle “aree idonee”. Aree che a nostro avviso devono essere solo tetti e zone industriali, in aggiunta agli interventi di repowering (azione volta a potenziare e ottimizzare ulteriormente il funzionamento di un impianto esistente entro i limiti stabiliti dalle normative vigenti) sufficienti a coprire gli obiettivi al 2030 assegnati alla Regione Molise.
“I suoli sono in pericolo e la nostra sopravvivenza dipende da loro” (Il Suolo un Patrimonio da Salvare – Claude e Lydia Bourguignon).
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