
ISERNIA – Si tenuta questa mattina, nella sala Raucci di Palazzo San Francesco, la conferenza stampa indetta dai consiglieri di minoranza, in merito alle dimissioni del vicesindaco Federica Vinci.
La minoranza, alla luce di quanto accaduto con le rocambolesche dimissioni della Vinci, ha chiesto al sindaco Piero Castrataro di fare chiarezza sulla tenuta della maggioranza e su un eventuale rimpasto di Giunta.
“Il sindaco – ha affermato il consigliere comunale Raimondo Fabrizio – dopo otto mesi si è reso conto che stiamo pagando una persona che, anziché occuparsi dei problemi della città, si occupava di ben altro, tipo la campagna elettorale in America”.
“Il Pd, già dall’inizio della legislatura – ha detto il consigliere comunale Domenico Chiacchiari – ha rivendicato un altro assessorato in Giunta che non gli è stato concesso e quindi, da qualche tempo, spingeva per l’entrata di un assessore. L’occasione si è creata, nel momento in cui, i tre consiglieri di Volt, sono passati al gruppo misto. Motivo per cui, il Pd, ha chiesto al Sindaco le dimissioni della Vinci. Questa è la verità, si tratta di una questione prettamente politica”.
“Mentre al sindaco Castrataro – ha dichiarato la consigliera comunale Linda Dall’Olio – restano in Giunta soltanto due donne e su otto assessori, chiaramente, non è rispettata attualmente la quota rosa. Quindi lui, inevitabilmente, dovrà cambiare qualcosa ma, soprattutto, lo farà per mantenersi a galla ancora un pò. Questo è il suo modus operandi e, con le dimissioni della vicesindaco abbiamo avuto l’ennesima conferma. Lei stessa è andata via sbattendo la porta. Castrataro ha di fatto negato tutto, come sempre, spostando qualche pedina e dicendo che si va avanti e si lavora”.
Infine il consigliere comunale, Pietro Paolo Di Perna, ha parlato il rischio di ingovernabilità e vuoto di rappresentatività istituzionale. “Cambiare continuamente gli assessori – ha affermato Di Perna – senza che noi cittadini siamo al corrente delle reali motivazioni che hanno portato a queste scelte, ha delle ripercussioni molto importanti, come l’ingovernabilità della città”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA