Venafro, qualità dell’aria: il resoconto della conferenza dell’Associazione ‘Mamme per la salute’

Smaltimenti Sud
stampa digitale pubblicità black&barry venafro
mama caffè bar venafro
La Molisana Natale plastica

VENAFRO – Durante la conferenza promossa dall’Associazione ‘Mamme per la salute e l’ambiente’ il Dottor Roberto Giua ha dimostrato l’inefficienza del ‘Piano Regionale Integrato per la qualità dell’Aria del Molise’ e proposto azioni adeguate che intervengano sulle sorgenti inquinanti.

Una conferenza che consentisse ai cittadini di conoscere dettagliatamente lo stato della qualità dell’aria in quella porzione di territorio molisano che è la piccola città e desse a tutti la possibilità di ascoltare l’analisi del dottor Roberto Giua, già Direttore del Centro Regionale Aria Arpa Puglia. Questa l’idea messa a punto dall’Associazione ‘Mamme per la salute e l’ambiente’, una conferenza stampa – che si è svolta sabato 23 novembre presso la Palazzina Liberty – per cercare di smuovere le coscienze e assediare quella sensazione di torpore nella quale ristagnano le problematiche legate all’ambiente.

Il punto nevralgico della conferenza l’ha occupato l’intervento corposo ed esaustivo del Dottor Roberto Giua, chimico, autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali e della Relazione Tecnica avente ad oggetto il PRIAMO e la documentazione connessa che ha scritto per conto dell’Associazione delle mamme e che il pubblico ha potuto visionare nella sua interezza inquadrando il QR code riportato sulla locandina dell’evento. Il Dottore ha fornito ai presenti il quadro della situazione ambientale di Venafro e avendo lavorato per più di vent’anni a Taranto e conoscendo a menadito l’ingranaggio che ha determinato il disastro ambientale in quell’area, ha offerto agli uditori delle soluzioni che possano scongiurare una equiparazione tra realtà venafrana e tarantina.

Nel suo intervento ha sottolineato che “la piana di Venafro presenta una struttura orografica e meteo climatica che favorisce la stratificazione degli inquinanti.” Una realtà oggettiva questa che ha generato nel professore una sensazione di meraviglia e stupore perché “incomprensibile  l’allocazione nella piana di strutture produttive intrinsecamente inquinanti come quelle presenti oggi sul territorio.” Il professore ha poi confermato ciò che già il Tar, nell’accogliere il ricorso dell’Associazione, aveva deciso in ordine al Piano Regionale dichiarandolo inefficace ed ha aggiunto che “la stessa perdurante inefficacia ricade anche sulla sua recente integrazione, perché manca uno strumento reale di pianificazione, perché i dati sulla situazione sanitaria ambientale sono assenti e per il peggioramento degli indici disponibili.” Dunque, oltre a “provvedere all’abbassamento dei limiti delle concentrazioni degli inquinanti negli ambienti di vita”, il professore ha fornito dei suggerimenti utili ad uscire dall’impasse che si è determinata e invita innanzitutto a promuovere un nuovo studio epidemiologico. Inoltre egli ritiene necessario “il potenziamento sia numerico che professionale dei soggetti pubblici deputati al controllo dell’ambiente e in particolare di Arpa Molise, oltre che la collaborazione operativa fra i soggetti regionali operanti in campo ambientale e sanitario.” Non è mancato poi un altro suggerimento, quello che prevede miglioramenti “nei sistemi di monitoraggio delle emissioni nell’aria sulle polveri depositate a carico delle aziende responsabili delle emissioni inquinanti.” Un gioco di soluzioni che in altre regioni viene riconosciuto e attivato normalmente. Durante il dibattito col pubblico che è stato a tratti colorito ed energico – espressione evidente dello scoramento generale dinanzi ad una realtà sempre uguale a sé stessa – è emersa anche l’opinione di qualcuno secondo il quale la stasi e il silenzio delle istituzioni derivino dall’inesistenza nella Regione di una politica votata alle questioni ambientali. Insomma, una mancanza che viene rimpiazzata dalle associazioni composte da cittadini, impegnate a far valere la sacralità del diritto alla salute. Una osservazione che lo stesso Dottor Giua aveva inizialmente prospettato nel corso del suo intervento, ritenendo incredibile che per un ricorso al Tar fosse stata necessaria l’azione legale di un’associazione ambientalista.

Il cantautore Tarantino Diodato nel brano dal titolo ‘La mia terra’ narra di un sogno che tiene legati gli uomini alla terra, una terra che non è stata difesa e che è diventata un campo minato su cui crescono fiori bellissimi. Impedire che la nostra terra diventi un campo minato promuovendo azioni difensive e propositive è il dovere di ognuno. È il dovere di chi ci crede davvero.

Federica Passarelli

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Facebooktwittermail

PUBBLICITA’ »

assicurazioni Siravo
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

PUBBLICITA’ »

assicurazioni Siravo
Colacem Sesto Campano

resta aggiornato »

WhatsApp Molise Network

seguici »

Facebooktwitteryoutubeinstagram

aziende in molise »

Esco Fiat Lux Scarabeo
Bar il Centrale Venafro
Edilnuova Pozzilli
Agrifer Pozzilli
error: