PIETRABBONDANTE – «Contro le infamie della vita le armi migliori sono: la forza d’animo, la tenacia e la pazienza. La forza d’animo irrobustisce, la tenacia diverte e la pazienza dà pace» – Hermann Hesse scrittore e poeta tedesco; «La voglia di perseverare è spesso la differenza tra il fallimento e il successo» – David Sarnoff (imprenditore statunitense). Tanto insegnavano due grandi del XX secolo. Tanto ha tradotto in pratica la Signora Giuseppina Massaro, nativa e consigliere comunale di Pietrabbondante. Donna volitiva e d’intuito che, sostenuta dai suoi figli Roberta e Ivan, dai parenti e dall’intera comunità civile, ha fortemente desiderato realizzare, nell’incantevole e suggestivo paesaggio dell’alto Molise, una struttura ricettiva di pregio, interamente scolpita e modellata in uno dei palazzi storici del bel paese. Finemente arredata e curata in ogni suo aspetto, ciascun ambiente e spazio interno ed esterno ha conservato e ristrutturato – per quanto possibile – i pavimenti, gli arredi e le suppellettili del passato nell’intreccio e in perfetta sintonia con gli stili e le linee guida dell’architettura moderna: testimonianza del legame indissolubile e necessario del presente con le radici del tempo andato, in una sorta di memoriale, che custodisce i valori, unisce le generazioni e tramanda i valori vissuti. Tutto questo è possibile osservare ma, soprattutto, sperimentare sostando al civico 6 del Corso Sannitico della terra dei Sanniti, esattamente come è avvenuto nel giorno della sua inaugurazione in cui, dopo l’introduzione dell’insegnante Mariella Di Carlo, si sono susseguiti i saluti del sindaco, Prof. Claudino Casciano, l’intervento della Signora Giuseppina e la benedizione impartita dal parroco, Padre Alessandro Chavely. A seguire il taglio del nastro con l’apertura del sontuoso portone d’ingresso. Numerosa è stata la folla intervenuta che, unitamente a rappresentanze del Consiglio regionale del Molise, ha potuto far visita alla struttura e gustare il buffet e il brindisi di benvenuto. E mentre, tra l’esterno del palazzo e il suo splendido giardino interno ogni presente ha circondato di affetto, di baci e di abbracci Giuseppina e i suoi cari, la forza d’animo, la tenacia e la pace della guerriera sannita riecheggiavano e si levavano nell’immensità del Cielo azzurro, per dire grazie a Dio e all’indimenticabile Alessandro, cuore pulsante e motore di questo successo per i giorni che verranno.
Luigi Fantini
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