“Incontriamoci a Duronia”: un tuffo tra musica, racconti e archeologia

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DURONIA – Questa sera, domenica 29 dicembre 2024, ore 17,00 è una data da ricordare e una serata da immortalare. Nel magico borgo molisano di Duronia, presso la locale Chiesa San Nicola di Bari, si è svolta, infatti, una interessantissima manifestazione, concepita quale connubio tra musica, storie di vita e conoscenza del popolo sannita e che, esattamente in due ore, ha ipnotizzato le circa quattrocento presenze intervenute.

Un momento fatto di contenuti profondi e proposto con versatile leggerezza che, non è ostentato sottolineare, essersi contraddistinto come uno di quegli eventi, sapientemente e magistralmente organizzato, che andrebbero proposti in ciascun paese del territorio molisano con la stessa disinvoltura e con la passione similare di quelle che, ogni giorno, troppo ancora caratterizzano e affollano i tanti bar e i numerosi calici di birra, di alcool e di superalcoolici che si consumano nelle nostre realtà cittadine. Insomma: sarebbe cosa utile e salutare un bicchiere di vino in meno per un’ora di conoscenza in più; meno ingordigia del dolce far niente e più tempo da dedicare al nutrimento dell’animo e alla valorizzazione del territorio. La Pro Loco Duronia, Cuore Molise e Occhio al Tratturo, con il patrocinio di diverse associazioni e comuni, hanno offerto tutto questo, promuovendo l’evento “Incontriamoci a Duronia”. Un incontro avvenuto per davvero, nell’intreccio di saperi e con lo scopo di assegnare valore al territorio e di rafforzare il senso di comunità e di collaborazione. Il pomeriggio si è aperto con il concerto da camera del Quartetto d’Archi del Kalós Ensemble, con Alessandro Pensa e Francesca Messore al violino, Alberto Albino alla viola e Tiziano Baranello al violoncello. A seguire la bellezza e la commozione di storie e di racconti a cura di Barbara Manzo, Pierluigi Giorgio e Giuseppe Berardi. Il terzo momento dell’evento è stato dedicato alla storia dell’antico Sannio, con l’archeologo Bruno Sardella in dialogo con le giornaliste Daniela Del Gaudio e Maria Pia Tarasco. La serata, che si è conclusa con un vivace momento di convivialità può – con le parole degli stessi organizzatori – così sintetizzarsi: <<L’iniziativa vuole essere un punto di partenza per tessere una rete tra comuni, comunità e associazioni con l’obiettivo di creare dei momenti di condivisione e socialità per promuovere e valorizzare il territorio e la cultura.>>. Estremamente professionale e accattivante la conduzione del Dottor Giuseppe Berardi e l’impegno delle volontarie e dei volontari nella preparazione degli assaggi degli eccellenti prodotti locali. E, dulcis in fundo, commovente i racconti proposti, come quello riguardante l’emigrazione di tanti molisani negli anni cinquanta del secolo scorso proprio come evoca la bellissima poesia dee celebre Gianni Rodari che – per voce narrante di Barbara Manzo – così recita:

Non è grossa, non è pesante
la valigia dell’emigrante…
C’è un po’ di terra del mio villaggio,
per non restare solo in viaggio…
un vestito, un pane, un frutto,
e questo è tutto.
Ma il cuore no, non l’ho portato:
nella valigia non c’è entrato.
Troppa pena aveva a partire,
oltre il mare non vuol venire.
Lui resta, fedele come un cane,
nella terra che non mi dà pane:
un piccolo campo, proprio lassù…
Ma il treno corre: non si vede più.                                                         
Luigi Fantini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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