Campobasso crisi profonda, cosa succede? L’appello del presidente Rizzetta

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CAMPOBASSO – I fischi e la contestazione del Molinari soprattutto a tecnico e squadra dopo la sconfitta casalinga con la Pianese ha scosso in qualche maniera il presidente dei rossoblù Matt Rizzetta che si affida a un comunicato stampa per parlare ai sostenitori del Lupo, soprattutto quelli che per la loro squadra del cuore si sobbarcano migliaia di chilometri per seguire Benassai e compagni non facendo mancare a quest’ultimi in casa e fuori casa un amore viscerale senza pari e un tifo ineguagliabile.

Il Campobasso con i suoi 26 punti in 22 gare è sull’orlo della zona retrocessione in preda ad una crisi profonda e concreta, di risultati, di gioco, di concentrazione e approccio alle gare, di condizione atletica, insomma di tutto. Quattro punti nelle ultime nove partite, la mancanza di vittorie dal 2 novembre scorso, le espulsioni che non mancano mai, ieri addirittura due in un match  rovinosamente ancora perso che avrebbe dovuto, invece, restituire un po’ di fiducia all’ambiente, sono un bilancio incontrovertibile di una squadra che appare ingovernabile. Questo Campobasso o è una squadra molto mediocre, costruita non sappiamo come guardando i risultati a catena ottenuti, o è condotta male, e quindi sono necessari decisioni del caso, o per lei è un periodaccio. Se appartiene a quest’ultima fase, vogliamo augurarci che sia tanto, tiri fuori subito gli attributi sin da domenica prossima altrimenti così,  inutile girarci intorno o usare eufemismi, si cola a picco nell’area  retrocessione.

Il presidente Rizzetta che di sacrifici per questa società e squadra ne ha fatti tanti, dall’Eccellenza alla C e soprattutto per quest’anno, si appella, intanto, al popolo rossoblù nella speranza che il vento giri a favore dei colori rossoblù

“Cari tifosi rossoblù, non stiamo vivendo un momento facile sotto il profilo dei risultati sul campo, e questo è sotto gli occhi di tutti. Ma non dimentichiamoci chi siamo: una squadra, una comunità, un simbolo di forza e resilienza. Negli ultimi due anni abbiamo affrontato sfide immense, e le abbiamo superate con sacrificio, determinazione e un amore incondizionato per questi colori. Lo stesso amore che ci unisce ora e che ci porterà ancora più lontano.

Ogni scelta, ogni sacrificio, ogni decisione di questa Società nasce da un legame autentico con tutto il territorio regionale. Ed è per questo che vorrei chiarire alcuni punti, senza lasciare spazio a fraintendimenti o malintesi.
Nelle ultime ore, alcune critiche sterili hanno cercato di distorcere il significato di un messaggio che avevo condiviso: dobbiamo restare uniti, sempre. Due anni fa eravamo in Eccellenza molisana, e la foto che ho scelto per quel post ricordava proprio quella partita ad Agnone. Da qui il mio invito a non dimenticare da dove siamo partiti e quanto abbiamo costruito insieme.
A chi inoltre insinua che la stories sia stata cancellata, voglio rispondere con chiarezza: è mia abitudine lasciare le stories online per un tempo limitato.
Ogni azione che compio, ogni parola che scrivo è guidata da un unico obiettivo: il bene del Campobasso.

Qualcuno però ha deciso di strumentalizzare il mio messaggio. E a loro rispondo con serenità: chi mi conosce sa quanto io amo questa terra, sa quanto la nostra Società lavori ogni giorno per valorizzarla e promuoverla.
Campobasso FC non è solo una squadra di calcio: è l’ambasciatrice di un’intera regione, e questo resterà sempre al centro del nostro progetto.
Ed ora un messaggio ai tifosi veri, a quelli che ogni settimana riempiono lo stadio, che viaggiano per chilometri per sostenere i colori rossoblù. A loro voglio dire questo: continuate a fidarvi di noi. Non abbiamo mai smesso di lottare, e non inizieremo ora. Siamo una Società che ama le sfide, che odia perdere e che lavora ogni giorno per costruire un futuro migliore.

Questo primo anno in Serie C è la nostra “tappa zero”, un punto di partenza che ci sta permettendo di crescere, confrontarci e imparare.
Il futuro ci aspetta, e lo costruiremo insieme. Dentro e fuori dal campo, uniti come squadra, come famiglia, come comunità.
Insieme, continueremo a scrivere la storia. E sarà una storia bellissima.

Con tutto il mio cuore”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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