
ISERNIA – Enzo Di Giacomo lascia la guida del Tribunale, dopo dieci anni da presidente, per godersi finalmente la meritata pensione.
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi nel suo ufficio, ha tracciato un bilancio della sua esperienza a servizio della giustizia, quarant’anni di servizio.
“È stata un’esperienza bella, importante ed entusiasmante, anche se poi alla fine – ha affermato Di Giacomo – un po’ di stanchezza si fa sentire perché ho dovuto dirigere ben sette uffici: il tribunale di Isernia, i quattro uffici del Giudice di Pace di Isernia Venafro Agnone e Castel San Vincenzo, l’Unep e anche la Corte tributaria a Campobasso”.
Di Giacomo ha parlato anche della carenza di giudici. “Purtroppo il nostro sistema soffre un problema grave, quando se ne va un magistrato, diversamente da quello che avviene nelle forze dell’ordine dove, se ne va un ufficiale, il giorno stesso deve esserci uno che lo sostituisce, nel nostro sistema, per i giudici, non vale questa regola. Quindi, quando se ne va un magistrato, di regola, passa un anno prima che venga sostituito. E questo determina che i processi si accavallano e si assommano a quelli che hanno gli altri giudici, quindi tutte le udienze finisco per rallentarsi”.
Infine, il presidente ha parlato anche della paventata chiusura della Corte dei Conti di Campobasso, con spostamento a Napoli. “Bisogna battersi perché tutto questo non avvenga perché con questa progressivo depauperamento degli uffici, alla fine, si chiuderà anche la regione”.
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