
ISERNIA – Si rinnova in Molise il Carnevale europeo delle Maschere zoomorfe, tradizione oramai consolidata che, quest’anno si è svolto a Isernia nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15 marzo mentre a Campobasso domenica 16 marzo.
Un nutrito cartellone di eventi, diretto da Mauro Gioielli, organizzato da Artemide aps e caratterizzato da numerosi patrocini di enti pubblici e privati ha caratterizzato le tre giornate. Particolarmente suggestiva è stata certamente la sfilata delle maschere, che, in ogni edizione richiama tanta gente lungo le vie cittadine.
Vi partecipano non solo isernini e molisani ma svariate rappresentanze di varie regioni italiane e di alcuni stati europei. Quest’anno, infatti, vi hanno preso parte ben 12 gruppi carnevaleschi; i Kukeri Chaushi dalla Bulgaria, l’Errobico Jouldanak dalla Francia, il Meckari e i Dzolomari dalla Macedonia, i Kurenti dalla Slovenia, i La Lachera dal Piemonte, i Belli e i Brutti dalla Liguria, l’Urs dalla Basilicata, i Mamutzones Antigos e i Sui Boi e Su Omadori dalla Sardegna, L’Uomo Orso e il Bello, il Brutto e Santa Monna del Molise.
Un’esplosione di colori, di campanacci, di visi colorati e di tanta musica delle tradizioni regionali hanno adornato la città in festa e accompagnato la sfilata di oltre trecento figuranti. Canti e danze hanno animato le principali vie dell’urbe, instillando allegria e divertimento tra i passanti e, soprattutto, ai tanti bambini e giovani presenti. Ancora una volta, questa meticolosa, impegnativa e riuscita agorà interculturale è stata l’occasione di generare un clima gioioso a corredo del cuore dell’intera manifestazione: la promozione delle radici culturali di tanti spazi geografici. La serata si è conclusa presso la Piazza Andrea D’Isernia con il concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Tre spunti di riflessione: benché la manifestazione sia di taglio squisitamente culturale sarebbe forse più opportuno collocarla nel mese di maggio per evitare che il suo svolgimento così prossimo alla festività del carnevale appena concluso, non ne confonda i rispettivi significati cozzando con lo spirito raccolto della Quaresima cristiana: una delle ricorrenze più importanti del culto cattolico. La seconda riflessione guarda al programma dei canti e delle musiche proposti durante la sfilata laddove, credo sarebbe opportuno evitare quelli con richiami patriottici. La terza, altrettanto importante e direttamente connessa a quella precedente, suggerirebbe la sostituzione del termine “Carnevale” con altra terminologia (“Sfilata”, “Manifestazione”, ecc.) proprio al fine di scongiurare il “Carnevale” dal “Carnevale”.
Luigi Fantini
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