
VENAFRO – Concorso per ‘Istruttore culturale-bibliotecario’, l’assessore al personale Cernera replica alle accuse della minoranza sostenendo che il concorso rispetta la normativa e proseguirà regolarmente.
Le polemiche che ormai da qualche mese imperversano sul bando di concorso pubblico per un posto di istruttore-bibliotecario a tempo pieno e indeterminato indetto dall’Amministrazione Comunale di Venafro sembrano giunte ad una conclusione definitiva. Il 2025 era iniziato, nei confronti di questo concorso, con delle contestazioni da parte dei consiglieri comunali Michele Pontone e Luigi Viscione appartenenti al gruppo politico “Vivere Venafro”, i quali avevano osservato in più occasioni che il bando non fosse regolare, denunciando l’assenza dei requisiti necessari e criticando la qualificazione richiesta.
Nel pomeriggio di ieri, presso la sala consiliare del palazzo di Città, si è tenuto il Consiglio Comunale in Seduta Straordinaria per trattare deliberazioni, interpellanze, mozioni. Proprio tra queste ultime vi è stata all’ordine del giorno la mozione presentata dalla minoranza interessata a chiedere la revoca del bando di concorso. L’Assessore al personale, Dott.ssa Antonella Cernera, ha ritenuto opportuno chiarire la posizione dell’Amministrazione mettendo in risalto quanto fossero strumentali e infondate le polemiche in atto in quanto “l’indizione come la revoca di un concorso sono atti di gestione degli uffici e, pertanto, alcun atto di natura gestionale può essere richiesto ad un organo di indirizzo politico quali sono il Consiglio o la Giunta Comunale. Chiedere, con una mozione, che il Consiglio Comunale impegni Sindaco e Giunta a revocare un concorso significa ignorare, nel senso più profondo del temine, uno dei principi fondamentali cui deve uniformarsi l’operato dei consiglieri comunali sancito dal 1997, vale a dire la separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni di gestione amministrativa oltre che le funzioni e competenze del Consiglio Comunale” aggiungendo che “gli enti locali godono di ampia autonomia organizzativa ed agli stessi è attribuito il potere di decidere la propria organizzazione e le proprie modalità di attuazione ed esecuzione delle norme, naturalmente nel rispetto della Costituzione e della Legge statale. Si tratta, nello specifico, del potere dell’Ente pubblico di disciplinare la predisposizione di mezzi, strutture e dotazioni di personale per poter svolgere efficacemente la propria attività. Pertanto, sulla base della propria autonomia organizzativa, in base alle attività, alle competenze ed alla complessità dei compiti e delle responsabilità richieste, l’Ente individua il personale (ovvero l’Area ed i profili) più idoneo per rendere i servizi di propria competenza, e nel caso che ci occupa, si è ritenuta idonea la figura dell’Istruttore culturale – bibliotecario.” L’Assessore Cernera ha inoltre tenuto a precisare che “l’istruttore culturale è una figura professionale operante nel campo della promozione culturale a livello locale e può avere competenze e mansioni diverse a seconda dell’organizzazione interna dell’ente per cui lavora. Nel catalogo dei profili professionali del nostro Ente, all’interno dell’area Istruttori è stato, tra gli altri, previsto il profilo di istruttore culturale – bibliotecario” e che il comune “lo avrebbe potuto chiamare anche diversamente, istruttore culturale o istruttore addetto alla biblioteca o istruttore del servizio culturale e bibliotecario, quello che conta, in sostanza, sono le competenze richieste, la capacità per espletarle e le mansioni principali.”
Considerando pertanto infondate le irregolarità sollevate dalla minoranza e ritenendo l’indizione dei concorsi una opportunità imprescindibile che dà respiro allo sbocco lavorativo e alla crescita personale e professionale, il concorso per ‘Istruttore culturale-bibliotecario’ indetto nei mesi scorsi e scaduto lo scorso dicembre, andrà di certo avanti, tanto che a breve gli uffici attiveranno tutte le ulteriori e necessarie fasi di selezione.
Federica Passarelli
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