
CAMPOBASSO – L’Università degli Studi del Molise al centro della valorizzazione del patrimonio archeologico regionale.
Martedì 13 maggio, alle ore 10.00, nella Sala “E. Fermi” della Biblioteca di Ateneo, in viale Manzoni a Campobasso, il convegno “Meraviglie archeologiche del Molise: prospettive di ricerca e iniziative di valorizzazione”, promosso da UniMol in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise e la Direzione regionale dei Musei Molise.
L’evento che conclude il progetto “Valorizzazione del patrimonio archeologico regionale”, finanziato dalla Regione Molise, offre uno spazio di riflessione sul patrimonio archeologico molisano, oggetto di un ampio programma di ricerca condotto su contesti di epoca italica, romana e medievale.
L’apertura del convegno è affidata ai saluti istituzionali che vedono coinvolte diverse figure del panorama accademico, istituzionale, territoriale-amministrativo e culturale del tessuto regionale. Il programma dei lavori è articolato in due sessioni e vedrà la partecipazione e gli interventi dei referenti scientifici degli scavi – i proff. Fulvia Ciliberto, Mariassunta Cuozzo e Carlo Ebanista – insieme a ricercatori e giovani studiosi e studiose impegnati nelle indagini sul campo.
A rafforzare e consolidare il legame con il territorio la presenza dei Sindaci di Agnone, Pesche, San Giuliano del Sannio e Sant’Elia a Pianisi, Comuni nei quali le ricerche condotte offrono nuove chiavi di lettura delle testimonianze archeologiche del Molise e mostrano come l’Università operi non solo nella produzione di saperi, ma anche nella costruzione di una memoria condivisa, accessibile e partecipata.
Un’attenzione particolare sarà dedicata anche alle nuove strategie di comunicazione del patrimonio, sviluppate attraverso progetti innovativi come MyExperience Molise, il cui referente è il prof. Pier Paolo Bellini.
Ad arricchire il programma contribuiranno due autorevoli esponenti del panorama culturale nazionale: Massimo Osanna, Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, che porterà, in collegamento streaming, i saluti istituzionali in apertura, e Franco Cambi, docente dell’Università di Siena, cui sarà affidata la conclusione dei lavori.
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